C’è attesa per l’ opera prima della regista e sceneggiatrice Annarita Zambrano, Dopo la guerra.  Il film,  verrà presentato in una anteprima italiana alla 13esima edizione di Biografilm Festival – International Celebration of Lives (Bologna, 9–19 giugno)

La protesta contro la riforma del lavoro esplode nelle università. Siamo a Bologna nel 2002.  L’assassinio di un giudice riapre vecchie ferite politiche tra Italia e Francia. Marco, ex-militante di sinistra, condannato per omicidio e rifugiato in Francia da 20 anni grazie alla Dottrina Mitterand, che permetteva agli ex terroristi di trovare asilo oltre Alpe, è sospettato di essere il mandante dell’attentato. Quando il governo Italiano ne chiede l’estradizione Marco decide di scappare con Viola, sua figlia adolescente. La sua vita precipita, portando nel baratro anche quella della sua famiglia italiana, che, da un giorno all’altro, si (ri)trova costretta a pagare per le sue colpe passate.

La guerra   del titolo del film di Annarita Zambrano  è quella che, nelle parole di Marco, il protagonista interpretato da Giuseppe Battiston, si è combattuta negli anni Settanta e Ottanta tra i terroristi e lo Stato.

Una guerra che – sempre secondo lui scappato in Francia nei primi anni Ottanta dopo aver ammazzato un giudice, e lì diventato uno stimato intellettuale – dovrebbe essere considerata come tale: e che quindi nel presente nei primi anni Duemila, periodo in cui il film è ambientato, dovrebbe vedere amnistiati tutti i crimini commessi allora.

Ma Dopo la guerra non è solo, o tanto, un film su quella “mancata analisi storica su quel periodo” rivendicata da Battiston, ma anche uno sulla ricaduta degli terroristici sulla vita delle famiglie di chi li ha commessi. Si apre, infatti, con un omicidio (che poi sarebbe quello di Marco Biagi)  commesso a firma di un nucleo terroristico che si rifà a quello di vent’anni prima di cui proprio Marco era stato il leader. Per questo, il suo nome torna sulle pagine dei giornali, l’Italia ne chiede l’estradizione, lui fugge e si nasconde con la figlia adolescente mentre, a Bologna, sua madre e sua sorella sono nell’occhio del ciclone.

Dopo la guerra interpretato da Giuseppe Battiston, Barbora Boboulova, Fabrizio Ferracane, Elisabetta Piccolomini, Marilyne Canto, Charlotte Cétaire e Jean-Marc Barr – è un film politico che non intende dare risposte ma pone piuttosto delle domande su colpe e violenze di un periodo storico recente che ha coinvolto più generazioni, e che rischia di incidere ancora sul nostro futuro.

Arriverà nelle sale italiane in autunno distribuito da I WONDER PICTURES.

Una produzione Sensito Film, Cinema de Fact   –   Coprodotto da Movimento Film  –  Prodotto da Tom Dercourt, Stephanie Douet e Mario Mazzarotto

Il film è stato riconosciuto di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema ed è sostenuto da CNC, Regione Aquitania, Fondazione Gan per il cinema, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e con il contributo di Unipol Banca.

Si ringraziano per la collaborazione la Film Commission Bologna e la Cineteca di Bologna.  Scritto dalla regista, il film è ambientato tra la Francia (regione delle Landes) e l’Italia (Bologna).

Dopo la guerra è un affresco corale che tocca una delle pagine più buie della recente storia italiana.