Se non succede nulla di nuovo, penso proprio che andrò a votare. A rischio di dare scandalo, come infatti è avvenuto, sono stata a lungo in forse, tentata dalla prospettiva di “saltare un giro” (annullando le schede).Stamattina ho deciso di votare e di comunicare la mia decisione, facendone un appello al voto, rivolto a chi si trovi nella mia stessa condizione.

Votiamo, qualunque lista a sinistra, ma votiamo. E usiamo tutte le preferenze.

Mi sembra che noi che abbiamo condiviso la lunga strada che proponeva liste o candidature unitarie di sinistra, alle europee e alle amministrative, pensando che fossero l’unico modo per opporsi efficacemente alla destra, noi che abbiamo subito una sconfitta per i veti incrociati, e per i piccoli egoismi dei gruppi dirigenti di questa sinistra, abbiamo un solo modo efficace per dare un segnale a questi gruppi dirigenti: non votarli.

Abbiamo, almeno alle europee e alle comunali, la possibilità
di usare il voto di preferenza, indicando sulla scheda le persone che ci appaiono più vicine alla realtà dei movimenti e quelle che più si sono spese nel lavoro unitario degli ultimi mesi.

Sono spesso coloro che hanno accettato una candidatura
per dare visibilità a lotte condotte fuori dal cerchio illuminato della politica politicante.
_ Sono spesso, per chi ha composto le liste, le candidature tappabuchi:
si conta su di loro per far votare una lista, altrimenti indigeribile, quando altri sono destinati, nel caso, ad essere eletti.

Sono sicura che, se guardiamo con attenzione le liste, siamo in grado di individuare queste persone, di votarle e di farle votare.
_ Forse molte saranno donne, non certo perché io le pensi più buone e più brave, ma meno compromesse con scelte rovinose sì, se non altro per una probabilità statistica, visto come sono mediamente composti
i gruppi dirigenti, anche a sinistra.

Pensate che magnifico scherzo sarebbe, che segnale di sfiducia costruttiva, se le preferenze espresse si concentrassero su queste persone, lasciando i leader di partito con meno voti individuali di quelli su cui pensavano di contare!

* dell’Associazione per una sinistra unita e plurale di Firenze