Da troppo tempo costretta in un letto ad un immobilismo inaccettabile, Antonia ha continuato a muovere idee, a battersi  per I diritti delle donne e umani, per la pace e il disarmo nucleare.

Antonia Sani se ne è andata nella notte tra l’11 e il 12 novembre dopo aver combattuto una inesorabile malattia. Lei che ha vissuto una vita da combattente con le armi solide del pensiero, con la forza di azioni incisive sul campo è stata Intellettuale, giornalista e dirigente politica lungimirante. Aveva intuito da sempre, come fossero centrali gli equilibri internazionali e la costruzione di un mondo pacifico e senza armi per cambiare la storia del nostro pianeta. Portatrice di valori etici universali, anche come docente, sempre   attivissima nella scuola, nel movimento delle donne, per la difesa dell’ambiente, la cura delle persone e della Terra.

Dal 2011 al 2018 presidente della Wilpf (Women’s International League for Peace and Freedom) organizzazione con una storia secolare di lotte civili e politiche contro le diseguaglianze, le guerre, la salvaguardia della dignità umana a livello mondiale. Per anni alla Casa Internazionale delle Donne, come co presidente dell’associazione federativa femminista internazionale (Affi) ha attraversato il conflitto di genere e condiviso con me e le altre  un percorso valoriale.

Antonia, una persona, una donna, una madre, una nonna, una moglie e compagna, una militante, ma soprattutto  una amica e sorella. Ci confrontavamo spesso con angoscia sulle transformationi della realtà che, con fatica e delusioni vivevamo. Sempre però continuando a credere nella nostra storia umana e politica.

Voglio ricordare Antonia per tutto quello che mi ha trasmesso, per la sua tenacia , per la sua dolce- durezza.

Antonia da una vita contro le armi, aveva due armi formidabili: l’onestà intellettuale e un sorriso coinvolgente.

Ciao cara Antonia.