simonetta-crisciSimonetta Crisci, membro del nostro Direttivo, ha rappresentato la Casa Internazionale delle donne, nel processo che a Istanbul è stato intentato contro numeros* avvocat* che difendono Ocalan.manifesto Egli, infatti, in carcere da oltre 23 anni  per aver rappresentato il Partito dei Lavoratori Kurdi (PKK) è in un carcere su unisola del Mar di Marmara,  e, da solo, occupa l’intero edificio, essendogli vietato di incontrare chiunque. Anche i famigliari e gli avvocati non possono andare a trovarlo da circa 4 anni. Ieri si sarebbe dovuto concludere il processo dove, oltre agli avvocati/e sono incriminati anche giornalisti e cittadini che si oppongono alla politica del sultano Erdoghan, che in Turchia ormai sta cercando di instaurare un regime di completo autoritarismo, ma la Corte ha dovuto rinviare al 9 marzo 2017, in attesa di acquisire, su richiesta degli avvocati,  le carte di un altro processo, dove risultano imputati poliziotti e magistrati arrestati per falsificazione di prove . Sono le stesse persone che hanno svolto le indagini nel processo dei nostri imputati.. Pertanto, davanti alle delegazioni internazionali, dall’Italia, dalla Francia,dalla Germania, dalla Svizzera e dall’Olanda, i giudici non hanno osato decidere le sorti degli imputati ma hanno preferito accogliere le richieste e rinviare ad altra data. Il processo è cominciato nel 2011/2012 e molti si sono fatti oltre due anni di carcere,

Dopo il processo le delegazioni si sono incontrate per commentare i metodi di condiuzione delle indagini che non permettono agli imputati di conoscere le prove  raccolte a loro carico durante le indagini e gli arresti prevedono, in attesa del processo, fino a 5 anni di detenzione per maturare una scadenza dei termini di carcerazione. Le donne subiscono maltrattamenti e sono spesso oggetto di violazioni della privacy , anche sessuali. Molte avvocate hanno deciso di essere presenti a Parigi il 23 gennaio 2017, al processo contro  il Killer dei servizi segreti Turchi che ha assassinato 3 donne curde  nell’ufficio dell’Informazione del Kurdistan il 9 gennaio 2013 a Parigi.