copertinaQuest’anno  il Calendario, una tradizione che si ripropone ogni anno per finanziare, ma non solo l’UDI,  ha come dal titolo “Voci di donne di Pace”.
Perché questo calendario? Perché stiamo vivendo tempi difficili. Anche in Europa di fronte alla crisi economica, al terrorismo e alle guerre siamo consapevoli che gli anni della libertà, della pace, del benessere non ci sono più. È necessario immaginare e praticare un altro punto di vista, cercando di capire se e quali siano le opportunità del presente, per pensare oggi cosa fare. Questa è la sfida che la politica, anche la politica delle donne, ha di fronte.
Sono 17 le Donne, di tutto il mondo, cui è stato attribuito il premio Nobel per la Pace, ritenuto dal suo creatore certamente il più importante.

gennaio-1Il calendario nei suoi 12 mesi traccia così, attraverso i loro profili, un percorso pacifista individuale o collettivo che va dalla prima donna alla quale fu assegnato il Nobel, nel 1905, fino all’ultima nel 2015.

Parliamo di:

Bertha Von Suttner, Jane Addams, Emily Greene Balch, Mairead Corrigan, Betty Williams, Madre Teresa di Calcutta, Alva Reimer Myrdal, Aung San Suu Kyi, Rigoberta Menchú Tum, Jody Williams, Shirin Ebadi, Wangara Maathai, Leymah Gbowee, Ellen Johnson-Sirleaf, Tawakkul Karman, Malala Yousafzai, Wided Bouchamaoui.

Alcune note a noi tutte, altre dimenticate anche dalla storia.

È un momento di gravità straordinaria tale da richiedere il coinvolgimento di ognuno, sia pure con l’utilizzo di uno strumento come il Calendario che si propone di evidenziare un pezzo di storia, passata e presente che merita approfondimento alla luce di una attualità sconcertante.

Per poterlo avere, magari per fare un piccolo regalo a Natale è necessario rivolgersi alle sedi dell’Udi