Ida Barbagio Cadorin nel suo studio

A qualche giorno dalla scomparsa la Fondazione Musei Civici di Venezia intende ricordare con affetto e gratitudine la figura di Ida Barbarigo Cadorin, figlia d’arte e artista dotata di straordinario talento, che ha attraversato tutto il Novecento con la sua presenza discreta e una intelligenza dai tratti spiccatamente vivaci e passionali.

Nei musei veneziani la sua arte ha sempre trovato ‘casa’. Molte sono le iniziative che i Musei Civici Veneziani hanno rivolto alla sua straordinaria ricerca pittorica e in particolare è la sede di Palazzo Fortuny a rappresentare il punto di riferimento di un dialogo che è intercorso fecondo e senza sosta tra l’artista e le istituzioni pubbliche.

Nell’ultimo decennio tre sono stati gli appuntamenti espositivi di grande rilievo che l’hanno vista protagonista negli ambienti di Palazzo Pesaro degli Orfei: I terrestri del 2006, Erme e Saturni nell’ambito della rassegna ‘Inverno a Palazzo Fortuny’ 2015 – 2016 e La Bottega Cadorin. Una dinastia di artisti veneziani, a cura di Jean Clair, che ha celebrato l’intera dinastia artistica – da Ettore e Guido Cadorin scultore e pittore, all’architetto Brenno del Giudice, dal fotografo Augusto Tivoli e la figlia pittrice Livia, ai liutai Fiorini, fino all’amato Zoran Music – di cui Ida è stata l’ultima eccezionale rappresentante.

Dal 2009 inoltre l’artista veneziana è stata una presenza costante in tutti gli appuntamenti del ciclo espositivo organizzato in collaborazione con la Axel & May Vervoordt Foundation a Palazzo Fortuny.

A metà aprile, nel trigesimo della scomparsa, la Fondazione Musei Civici di Venezia renderà omaggio alla figura di Ida Barbarigo e alla sua arte con un incontro pubblico nel Salone da Ballo del Museo Correr