Nell’attesa del nuovo anno, in giorni in cui si fanno bilanci e progetti, tra i libri da consigliare nella calza della Befana, ci sembra esemplare, per titolo e contenuto, quello di Catia Proietti, “Da ora in poi”, uscito nel 2018 nella collana Narrativa delle edizioni “il Ciliegio”, con introduzione di Daniele Masala, prologo, Nota dell’Autrice, e una bella copertina di Floriana Fornarini

Catia Proietti

Opera prima dedicata “a Leonardo Kustermann per essere stato il primo a crederci. A San Basilio e a tutti i <buoni> che fanno rumore”, romanza vicende emblematicamente difficili, tragiche di un quartiere romano, realmente accadute nel 2012, con una narrazione chiara e serrata, quasi fosse un libro d’avventure o un giallo. Al centro, è il tredicenne Claudio, protagonista di un’avventura chiamata “crescita” con i suoi alti e bassi, i pericoli quotidiani, le solitudini e le precoci delusioni”.

Claudio è orfano di madre e vive con un padre (Dario), invalido, inabile al lavoro, che spaccia droga nello skaterpark frequentato dal figlio, sfruttandone il talento e le amicizie. Il ragazzo sogna di diventare uno skater professionista e superando molti ostacoli, psicologici, affettivi, sociali, economici, aiutato dalla scuola e dallo sport, ci riuscirà., vincerà le sue sfide, affronterà positivamente il futuro: “Quando qualcosa nella tua vita cambia, cambia per sempre. Non puoi tornare indietro. Non puoi fuggire. Puoi solo dire Da ora in poi”.

Per questo messaggio e per la bravura e l’impegno anche nel sociale dell’A. – nata a Roma, 1969), di formazione assistente sociale ed educatrice di adult*, attualmente attiva in asilo nido e con varie esperienze in ambito culturale – il libro, è patrocinato dal Comitato italiano Sport contro droga e dipendenze (Ciscod), associazione benemerita del Coni, e ha vinto il Premio Caterina Martinelli; lo “speciale Giuria” del concorso Giovane Holden; finalista al Premio Città di Como.

Intervistata da chi scrive, l’Autrice afferma: “Sono una donna lavoratrice e una madre che vive e lavora in un quartiere difficile, noto alle cronache per fatti di malavita: San Basilio. Sotto gli occhi di tutti, tra queste vie, è il mercato aperto dello spaccio, e sullo stesso piano la volontà di associazioni e persone che cercano di migliorare la vita nel quartiere. Un giorno ho preso la decisione di raccontare quello che realmente abbiamo vissuto come cittadini in un anno particolare per la comunità, il 2012, attraverso gli occhi di un ragazzino abusato. L’intento è quello di parlare con i giovani e rompere il pregiudizio più terribile, quello che si rivolge verso noi stessi, quello che deriva dal condizionamento sociale che ci vuole come Rosso Malpelo.”

“Per superare il messaggio di molte trasmissioni televisive che descrivono una San Basilio degradata”, e che rafforzano il pregiudizio “ciò che fa il padre fa il figlio”, prosegue Catia Proietti, “mi sono assunta la responsabilità politica di mostrare che esiste un’altra San Basilio, motivata e motivante. Ho voluto illuminare la parte che non viene mai raccontata, quella dei professori che lavorano con famiglie difficili senza mai mollare, quella di chi ogni giorno lotta per qualcosa in cui crede: basti pensare che in via Gigliotti, nota via di spaccio, ha aperto i locali un’associazione Centro popolare di San Basilio che si rivolge alle famiglie e organizza attività per i bambini. Di questa forza non si parla mai. È più potente l’altra.” (C. P.)

Grazie al passaparola, il libro “molto apprezzato dai professori ed è diventato lo strumento grazie al quale posso incontrare molti giovani e parlare con loro di come nasce il pregiudizio e come lavora sulle nostre personalità il condizionamento sociale. È un lavoro per ricominciare a infondere fiducia e consapevolezza lì dove abbiamo, noi adulti, seminato senso di abbandono e paura del futuro. Abbiamo creato un vuoto. Dobbiamo cominciare a ricostruire partendo dai più giovani e con il loro linguaggio. Come madre di due adolescenti non potevo tirarmi indietro. Non potevo solo guardare. Questo è il mio Da ora in poi.” (C. P.)

Il libro, che insegna a guardare in faccia la realtà, sperare sempre e non arrendersi alle nuove generazioni e al mondo adulto, è dedicato “a Leonardo Kustermann per essere stato il primo a crederci. A San Basilio e a tutti i <buoni> che fanno rumore”.

Info: info@sportcontrodroga.it ; www.sportocontrodroga.org