Silvia Gasparrini davanti ad un suo lavoro

Prende il via il prossimo 7 giugno il calendario di appuntamenti che offre approfondimenti sul tema della mostra di pittura di Silvia Gasparrini, dedicata alle sette arti liberali.  Gli incontri – tutti al femminile – avranno luogo nella sede espositiva di via Cecco Angiolieri, 13. Ingresso libero

Da Ipazia d’Alessandria fino ad Aspasia sono le donne sapienti, protagoniste del mini calendario di appuntamenti che prende il via il prossimo 7 giugno a Siena. L’occasione la offre la mostra di pittura di Silvia Gasparrini “Il volto delle arti” attualmente in corso, che fino al prossimo 20 giugno, prosegue nello spazio espositivo di via Cecco Angiolieri, 13.  Gli incontri  nascono per offrire approfondimenti sul tema della mostra stessa che è dedicata alle sette arti liberali, volto più nobile e sacro della conoscenza.

Si comincia giovedì 7 giugno alle ore 21,30 con la conferenza “Ipazia e l’amore per la Sapienza” un viaggio alla scoperta di una grande maestra quale è stata Ipazia che ha fatto dell’arte un’esistenza concreta. L’incontro sarà tenuto da Ariana Kola di After’s Cool, innovativa start-up dedicata all’apprendimento per giovani e studenti della provincia di Siena.

Sabato 9 Giugno alle ore 18,00 Elisabetta Casagli, esperta di scrittura creativa terrà un intervento teorico pratico su “L’arte dello scrivere: il volto della poesia” che farà riferimento al famoso “trivio” delle arti liberali composto da grammatica, logica e retorica.

Martedì 12 giugno alle ore 21,30 Francesca Manenti docente di fisica e matematica parlerà de “Il volto delle scienze: Geometria, Aritmetica, Astronomia e Musica”, mentre venerdì 15 giugno alle ore 21.30 sarà presentato il romanzo “Lei guarda spesso il mare, Aspasia”, scritto da sette donne e incentrato sulla figura di questa grande donna del passato.

Gli appuntamenti si terranno nella stessa sede della mostra, tra le opere che Silvia Gasparrini presenta per la prima volta al pubblico e che propongono una singolare galleria di figure femminili, simbolo dei sette antichi insegnamenti base del sapere umano.  La mostra che riflette sul senso della conoscenza, nasce dalla quotidiana esperienza personale dell’artista che è docente in una scuola primaria, un lavoro che l’ha portata a considerare come la definizione di “arte liberale” che inneggia alla libertà, al cielo, alla leggerezza, contrasti con quella di “materia scolastica” che invece sottintende l’idea della pesantezza, della materia appunto.

Ecco allora che

si incarnano in donne sapienti e regali, portatrici di alte qualità morali e conoscenze capaci di elevare l’animo umano.  La mostra “Il volto delle arti” e il calendario di eventi che la vanno ad arricchire sono realizzati in collaborazione con Liberamente Osteria, Zenit foto video, After’s Cool.