direttrce internazionale ICAN
Beatriche Fihn, direttrice internazionale dell’ICAN  ha detto:”Stiamo cercando di mandare forti segnali a chi ha queste armi, Corea del Nord, Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, India e Pakistan: è inaccettabile la minaccia di uccidere civili

Sono 468 le organizzazioni che nel mondo stanno portando avanti la campagna per il disarmo con tenacia. Una grande opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di pressione sui governi.

Una Campagna che proprio il 7 luglio scorso ha raggiunto il risultato di veder approvato, dall’Assemblea delle Nazioni Unite, il Trattato che mette al bando le armi nucleari. “Il Nobel non è solo un grande riconoscimento al lavoro svolto dall’Ican -commenta Francesco Vignarca, che è stato uno dei delegati della Campagna a New York in luglio-, ma rappresenta anche una formidabile spinta perché il Trattato sia applicato dagli Stati”.

“Il Trattato è stato sempre osteggiato, sia prima che dopo l’approvazione, dai Paesi che hanno le armi nucleari, per il semplice motivo che vengono dichiarate fuorilegge -aggiunge Vignarca-. Ora, con il Premio Nobel, i governi non hanno più scuse, possono trovare il coraggio di mettere in pratica quanto previsto dal Trattato stesso”.

La Colomba d’oro della pace di Archivio Disarmo vola a Stoccolma. Il 6 agosto di quest’anno la giuria del Premio Archivio Disarmo – Colombe d’oro per la pace, formata da Fabrizio Battistelli, Dora Iacobelli, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta ha assegnato la colomba d’oro internazionale a ICAN.

Martedì prossimo 10 ottobre, nel corso della cerimonia di premiazione delle Colombe d’oro per la pace, ritirerà il premio Beatrice Fihn, direttrice esecutiva della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons-ICAN. Beatrice sarà accompagnata da Susi Snyder, componente del consiglio direttivo della Campagna. Si tratta della prima uscita pubblica di ICAN dopo l’assegnazione del Premio Nobel per la pace.

C’è un gruppo di persone che, da dieci anni, in oltre 100 paesi del mondo, persegue l’’utopia’ della messa al bando di tutte le armi nucleari – afferma una nota di Archivio Disarmo -. Grazie al loro sforzo l’utopia è divenuta un fatto politico: il 7 luglio scorso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato con 122 favorevoli, 1 contrario e 1 astenuto il Trattato per la proibizione delle armi nucleari. Questa specie di miracolo internazionale è dovuto a ICAN, la Campagna Internazionale per la Messa al Bando delle Armi Nucleari”. (dp)