svergognataIn svergognata, Chicca è una donna per bene con una bella casa, un marito, due figli, la filippina… una vita perfetta! Fino a quando una mattina scopre dal cellulare del marito messaggi e foto osé scambiati con decine di “svergognate”… L’immagine della famiglia perfetta crolla in un instante. Cosa fare per recuperare il matrimonio? Far finta di niente, salvando le apparenze oppure reagire cercando di diventare una “svergognata”? Tra i consigli delle amiche e i giudizi della madre, Chicca è pronta a tutto pur di riconquistare lo sguardo del marito su di sé. Un incontro inaspettato riuscirà invece a farle aprire gli occhi, portandola a conquistare un nuovo sguardo su se stessa.

Con il linguaggio comico che la contraddistingue, Antonella Questa torna sola in scena dando voce e corpo a più personaggi, per raccontare quanto la schiavitù dell’immagine e la desiderabilità sociale ci distraggano dalle vere potenzialità sopite in ognuno di noi! Svergonata va in scena ad Alassio il 16 aprile 2016

Ma vediamo quanto scrive, di Antonella Questa, Laura Santini   (mentelocale.it )

«… in scena il linguaggio del corpo è per me parte integrante della drammaturgia. Mi piace usare il corpo al posto della parola. In Svergognata con il ritmo del corpo racconto una sfrenata vita interiore»…«Inutile ribadire quanto siamo tutti schiavi delle immagini oggi, ma siamo schiavi anche della nostra immagine. O meglio, siamo schiavi dello sguardo degli altri. Vogliamo fare bella figura. E allora la strada del mio percorso di ricerca è stata guidata da una domanda molto semplice: possiamo liberarci dello sguardo altrui? E recuperare così un ascolto interiore?».

Io guardavo loro e mi sono persa di vista. Dice Chicca, il personaggio principale degli otto interpretati da Antonella Questa in Svergognata. L’attrice-autrice non si è limitata ad osservare il fenomeno e a riflettere, si è messa a fare un vero e proprio studio… intervistando gli utenti di Instagram, tramite un questionario anonimo. A dare ulteriore slancio all’idea la visione del documentario Il corpo delle donne – sull’uso del corpo della donna in TV di Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi, Cesare Cantù…

Il titolo di questo spettacolo come nel caso di Vecchia sarai tu! è un intervento ironico su un’espressione che si usa e si abusa, che corrisponde a uno stereotipo e anche a un tabù. Ma Antonella Questa cosa intende quando dice svergognata? «Mi riferisco proprio a tutto quello che nasconde e quanto si abusi di questa parola per sgridare bambine, ragazze e donne di cose diversissime tra loro. Se non mangi tutto a tavola Ma non ti vergogni?; se non vai a messa Ma non ti vergogni?; se ti spogli Ma non ti vergogni?. Ma chi deve vergognarsi davvero?».

Dopo un anno e mezzo di tournée, Svergognata nato nel 2014 parte per un’altra intensa stagione, com’è andata fino a qui? «È uno spettacolo sorprendente. Tantissimi uomini mi scrivono per ringraziarmi perché sollevo, dicono, argomenti che non hanno il coraggio di affrontare con le proprie compagne. Ma ne sono entusiaste anche le donne meno giovani e d’altra parte le ragazzine. Porto fuori i tabù, qualcosa di cui ci si vergogna di parlarne, appunto».

Cos’hai scoperto dalla tua inchiesta su Instagram? Perché le donne si mettono in mostra? «Per noia. Per solitudine. Perché sono in un periodo difficile. Poi quando riescono di nuovo a stare con se stesse, da sole, non hanno più bisogno di Instagram né di essere guardate».

Nel frattempo Antonella Questa porta in scena anche: Wonderwoman, uno spettacolo pensato e scritto con Giuliana Musso e Marta Cuscunà.

«Wonderwoman è un testo che abbiamo scritto tutte e tre insieme, una specie di super-reading intorno a un’inchiesta sull’indipendenza economica delle donne, su cosa succede quando divorziano, su come funziona la famiglia, sul profilo della donna alfa, ecc. Con Giuliana Musso siamo vecchie amiche, ci conosciamo da oltre 20 anni e questa è finalmente l’occasione di collaborare in scena». Come avete lavorato alla scrittura? «Ci siamo suddivise le tracce. Per esempio io mi sono concentrata sui colloqui di lavoro e sulla figura di una head-hunter; Marta sulle eroine dei fumetti; Giuliana ha intervistato le donne manager. Abbiamo debuttato nel 2014 all’interno de Il tempo delle donne a Milano. Ma quella prima lettura ha avuto un impatto tale e poi ci siamo trovate così bene che l’abbiamo trasformato in un lavoro che ha già fatto una bella tournée e proseguirà per tutta la nuova stagione teatrale».

30 marzo Teatro Belvedere – Mirano (VE)
31 marzo Teatro del Popolo – Castelfiorentino (FI)
1-2-3 aprile Teatro di Rifredi – Firenze
5 aprile Teatro Cristallo – Bolzano
6 aprile Auditorium Pandurera – Cento (FE)
9 aprile  Teatro Astra  – Schio (VI)

Antonella Questa  sta elaborando anche una nuova scrittura che sarà pronta per la primavera del 2017.Quale sarà i tema? «L’opulenza che ci circonda legata al senso del possesso. Altro tema economico, ma che avrà varie declinazioni. Ne riparliamo nel 2017».

noi. Cosa succede quando mostriamo quello che siamo veramente o quello che pensiamo? È possibile vivere senza fare troppo caso agli “sguardi” altrui, a farsi bastare il proprio? E se sì, come? ….Il titolo Svergognata racchiude un doppio senso: da una parte suggerisce l’immagine della donna che mostra il proprio corpo senza provare vergogna e dall’altra la persona che, agendo in modo diverso o prendendo una posizione altra rispetto a certi dettami comuni, irrita, disturba e per questo “dovrebbe vergognarsi”. Una pièce dal ritmo incalzante in cui Antonella dà corpo e voce ad otto personaggi per parlare di argomenti delicati quali ipocrisia, sesso e corpo femminile, che spesso, proprio le donne per prime, conoscono molto poco.

Antonella Questa vive e lavora tra l’Italia e la Francia. È stata tra i protagonisti della Fattoria dei Comici di Serena Dandini.

Breve rassegna stampa

“Sempre strepitosa Antonella Questa!..Bellissimo! Ancora una donna in crisi… qui il tema del tradimento… Con la sua comicità brillante attraversa problematiche autentiche… riuscendo a riconsegnare una preziosa dignità alla donna… Uno spettacolo veloce, intenso, ilare… un’infinità di azioni dal carattere coreografico… Bravissima Antonella Questa!” Valeria Ottolenghi, 16.02.14 Gazzetta di Parma.

“E’ uno spettacolo terapeutico “Svergognata”… centrato su temi fondamentali: il tradimento e la vergogna… La scenografia è assente, questo dà il senso della potenza della parola dell’attrice che si affida molto alla gestualità.. La performance della Questa, che si conferma autrice e attrice di razza, è soprattutto una potente meditazione sull’omologazione e il coraggio che serve per uscirne… un monito, un augurio a smettere di guardare gli altri per non perdersi di vista. Il pubblico coglie e applaude con convinta energia” Silvia Castagna, 29.10.14 Giornale di Vicenza