La campagna Differenti Lavori – Uguali Diritti, presentata contemporaneamente in nove città europee, vuole richiamare l’attenzione della società sulla necessità di riconoscere i diritti dei/lle sex workers in quanto lavoratori/trici a tutti gli effetti, come fattiva strategia per combattere lo stigma e la violenza che affrontano quotidianamente.In occasione del 17 dicembre – Giornata Mondiale contro la Violenza alle/ai Sex Workers, il Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute Onlus con il supporto dell’Associazione Interculturale Etnoblog ha lanciato la campagna “{ {{Differenti Lavori – Uguali Diritti}} }” all’interno del [Progetto europeo Indoor->http://www.indoors-project.eu/ ], finanziato dal Programma Daphne (Commissione Europea – Dipartimento Giustizia e Interni) e che mira a supportare e rafforzare i/le lavoratori/trici del sesso.

La campagna, che è stata presentata contemporaneamente in nove città europee, vuole richiamare l’attenzione della società sulla necessità di riconoscere i diritti dei/lle sex workers in quanto lavoratori/trici a tutti gli effetti, come fattiva strategia per combattere lo stigma e la violenza che affrontano quotidianamente.

In conseguenza a politiche stigmatizzanti e di esclusione (ordinanze dei sindaci, applicazione di una legge sull’immigrazione criminalizzante che colpisce sia i lavoratori autonomi che chi è sfruttato o trafficato) ed a una fuorviante e superficiale cronaca che fa propaganda a favore di chi vorrebbe rinchiudere nei bordelli chi esercita il lavoro sessuale senza riconoscerne diritti e libertà, si è creato un clima di ostracismo contro tutti i/le sex workers: donne di strada, transessuali, escort, massaggiatrici, gigolò e marchettari.

Un clima che è sfociato in aggressioni violente e razziste, giovani che sparano contro delle sex workers in strada (fatto successo qualche giorno fa a Verona), che violentano e uccidono anche negli appartamenti.

Crediamo che la società intera debba aiutare i/le sexworkers a superare lo stigma e a uscire da questo clima violento, attraverso l’evoluzione di uno sguardo diffidente e di pregiudizio a uno sguardo rispettoso e solidale.

Assieme alla campagna, il Comitato Diritti Civili delle Prostitute Onlus e l’Associazione Etnoblog hanno promosso un’ulteriore azione di sensibilizzazione che ha visto il manifesto elaborato dalla giovane artista Anna Nogaré comparire in tutta la città di Trieste.