L’onda anomala
{L’onda anomala} cui allude il romanzo di Gabriella Imperatori, assomigliante a una lunga novella da leggersi tutta d’un fiato, è lo tsunami che ha travolto tante vite lo scorso 2004, in Thainlandia e che fa da paradigma, concreto e simbolico – ‘l’onda anomala che spazza via i detriti di una vita’ – in un momento topico della vita di Giovanni, un vedovo diviso tra due amori, Margherita e Aurora. L’autrice insegue i ricordi ondivaghi di Giovanni, perno e voce narrante, che si frangono nelle crisi sentimentali del passato e del presente.
Il maturo professore di slavistica teme di perdere la giovanissima convivente, Aurora, già sua allieva e amante nei lunghi anni in cui ha tradito Margherita, scomparsa dopo una lunga malattia.
Margherita è una donna traumatizzata dagli orrori dell’olocausto, madre ansiosa e moglie probabilmente meno fragile e ottusa di quanto lui sembra ritenere, autoassolvendosi da ipocrisie e adulteri; un personaggio che acquista una forza crescente e sempre più ingombrante:
“{Margherita non era una stanza qualsiasi, sostituibile per caso o per associazione d’idee, era la stanza più grande della casa, anche quando era polverosa, caotica, sgradevole e non si vedeva l’ora di uscire a prendere un po’ d’aria}”.
Opposta, per età, modalità e carattere, Aurora “…dolce Aurora. ‘Tenera’, avrebbe detto una delle studentesse di oggi. Non alzava mai la voce e, anche quando non era d’accordo con lui o con chiunque altro, lo faceva capire in modo sommesso, arrossendo un poco, quasi si sentisse colpevole di sostenere una tesi diversa.
Non come Margherita, che era sempre pronta alla polemica, dopo i primi anni, per sfogare i suoi umori più che per desiderio di argomentare opinioni personali. Negli ultimi tempi però Aurora s’era fatta, non più rivendicativa, no, non era il suo stile: ma più autonoma.”
Colti nel momento in cui entrambi, per differenti crisi d’età e di sentimenti, soffrono un rapporto che (non si anticipa), andrà o no consolidandosi, Giovanni e Aurora sostanziano due passaggi cruciali della vita – dalla prima giovinezza all’età adulta, dalla maturità all’anzianità – con le loro difficili scelte e responsabilità, esasperate attese e gelosie.
Due stereotipi descritti con maestrìa, come il contesto, scontatamente colto, agiato, autoreferenziale nei discorsi, viaggi, ipocrisie, odio e amore.
L’autrice vince la sfida di calarsi in vesti maschili – e quanti autori hanno indossato quelle femminili? – per interpretare un altro da sé. Nelle pagine scorre la linfa delle sue intuizioni e delle sue esperienze, del suo amore per la lettura e per la scrittura.
Ricco, sofisticato, il linguaggio sostiene il ritmo veloce della narrazione che molto deve all’esperienza di articolista di Gabriella Imperatori, così come lo devono gli incisi, le ambientazioni, le notazioni di cronaca “internazionale” che la costellano.
Di particolare valore le lettere che Aurora scrive a Giovanni nell’ondeggiare del tempo passato e presente, durante le separazioni obbligate o volontarie.
Passaggi non secondari per la trama e per lo stile, che aprono a mondi diversi e propongono personaggi che chiedono di diventare altre storie e nuove voci.
* {{Gabriella Imperatori}}, veneziana, vive e lavora a Padova dove fa parte del Forum per le pari opportunità dell’Università. Editorialista e romanziera, ha vinto numerosi premi per la narrativa e il giornalismo.
– Gabriella Imperatori
{{ {L’ onda anomala} }}
Marsilio 2013
€ 18,00
223 p.,
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