Il 24 febbraio u.s è stata inaugurata alla Casa di Rigoletto di Mantova, la mostra storico/fotografica “Suffragette verso la cittadinanza (1861-1946)”. Confortante la presenza di un pubblico davvero numeroso di giovani e meno giovani, in maggioranza, ovviamente, femminile, ai quali si è rivolta, nella sua argomentata, chiara presentazione, Emanuela Cirant (UNF), dopo i saluti istituzionali del dott. Carlo Micheli e dell’Assessora Paola Nobis, in rappresentanza del Sindaco Mattia Palazzi, e dopo gli interventi di Daniela Ferrari per l’IMSC, Teresa Rabitti per il Gruppo7-Donne per la pace e Nella Roveri per le Donne degli Horti.

da sinistra: Nella Roveri, Teresa Rabitti, Daniela ferrari

Sono state evidenziate, come temi da porre all’attenzione generale e non solo femminile, l’opportunità e l’importanza della “grande conquista del voto alle donne che oggi sembra essere scontato soprattutto per le giovani generazioni” (Ferrari), con l’augurio che “proprio le giovani e i giovani possano trarre beneficio e insegnamento” da una battaglia per la rivendicazione dei diritti di cittadinanza ancor oggi attualissima, di cui la mostra contribuisce a farci cogliere quanto sia costata questa lotta,  condotta non solo “per il suffragio, per l’emancipazione femminile, ma anche e soprattutto per la crescita etica e culturale dell’intera società civile” (Palazzi); la necessità di trasmettere attraverso la scuola “una conoscenza che vergognosamente non trova spazio nei libri scolastici in uso”, se non per qualche sporadica ‘finestra’ laterale; l’opportunità di “un percorso della memoria in un momento storico, il nostro, in cui le giovani generazioni pare si disinteressino alla politica e l’idea dell’astensionismo aleggia come inevitabile risposta al disimpegno”. (Rabitti); il valore di un movimento di ‘madri’ simboliche, di ‘maestre’,  “che hanno aperto orizzonti, compiendo anche per noi lotte estreme”, regalandoci “conquiste che sono ricchezza irrinunciabile”, all’origine del “trasformarsi progressivo del pensiero che riconosce un’autorità femminile circolante che porta luce al mondo comune di donne e uomini”(Roveri).

Proprio nella direzione di un’auspicabile, necessaria implicazione delle scuole, l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea ha organizzato, in parallelo con la mostra, un Corso di formazione per gli insegnanti, un ciclo di cinque incontri -quattro lezioni tenute dalle storiche Cettina Brigadeci (26/2), Maria Teresa Sega (5/3 e 6/3), Emma Baeri con la giurista Elena Caruso (13/3)- seguite ciascuna da un laboratorio, in previsone del Laboratorio finale del 23 Marzo. Il corso è condotto da Daniela Ferrari, Nicoletta Azzi, Fernanda Bozzetti, Teresa Rabitti.

La mostra è stata organizzata a Milano dall’Unione Femminile Nazionale (UFN) e dall’Associazione Anna Kuliscioff. L’edizione mantovana è stata organizzata a cura del Gruppo7- Donne per la pace, delle Donne degli Horti, dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea (IMSC), con il patrocinio e il contributo del Comune.

Il catalogo della mostra,  ridotto nella versione mantovana a cura di Fernanda Goffetti del Gruppo7-Donne per la pace, porta l’intervento dell’Unione Femminile Nazionale, le presentazioni del Sindaco Mattia Palazzi, dell’Istituto Mantovano di Storia contemporanea, del Gruppo7-Donne per la pace, delle Donne degli Horti e un articolo di Maria Teresa Sega sulle sorelle Sacchi, suffragiste mantovane.