#Non una di meno’. È lo slogan della manifestazione che si è tenuta a Roma per dire basta alla violenza nei confronti delle donne.  Il corteo organizzato dalla rete “IO DECIDO, dalla rete DIRE, e dall’UDI ha preso il via da piazza della Repubblica,  «Siamo 100mila», hanno detto gli organizzatori della manifestazione. Tantissime donne nel corteo ma anche tanti uomini, di tutte le generazioni, adolescenti, anziani ma anche bambini e bambine d’ogni età, provenienti non solo da Roma e dal Lazio.  Su un cartello le foto delle donne uccise dall’inizio dell’anno.

Moltissimi gli slogan scanditi dalle donne in piazza. Spiccano: «Non è un raptus, non è un caso isolato, si chiama da sempre patriarcato», ma anche «Siamo femministe, siamo sempre quelle, siamo milioni di forze ribelli». Alcuni metri dietro lo striscione esposto in testa al corteo, c’è un cartello con le foto delle 116 donne uccise dagli uomini che dicevano di amarle, da gennaio a novembre di quest’anno.

«Siamo tantissime in questa piazza», ha sottolineato Titti Carrano, dell’Associazione Dire, che riunisce 77 centri contro la violenza sulle donne in tutta Italia. Centri, «distribuiti praticamente in tutte le regioni – prosegue Carrano – ma con enormi difficoltà non solo di sopravvivenza ma anche perché combattiamo contro una cultura che legittima la violenza, la giustifica e continua a giudicare e rivittimizzare le donne. Continuano a chiudere i Centri antiviolenza creando enormi problemi alle donne».

Questa è una manifestazione «per dire basta alla violenza maschile contro le donne. Non accetteremo più condanne solo a parole», ha dichiarato Carrano. «Ma questo è solo un primo passo, perché domani ci riuniremo in tavoli tecnici per elaborare un piano contro la violenza sulle donne dal basso». Alla manifestazione aderiscono anche svariate associazioni tra le quali Articolo 21, Actionaid Italia, ma anche la Federazione Nazionale della Stampa italiana.

Nel corteo colorato – che è giunto a piazza San Giovanni passando per via Cavour, via dei Fori Imperiali e via Merulana – anche tanti cartelli di denuncia contro medici obiettori, contro le discriminazioni sui posti di lavoro, sulla chiusura dei consultori, tra slogan storici degli anni Settanta, sul rifiuto del maschilismo e del patriarcato. In testa al corteo è esposto uno striscione con lo slogan: ‘#Non una di meno’. «Questo slogan – ha spiegato Tatiana Montella della Rete ‘Io decido’ – significa che non siamo più disposte a perdere una sola donna a causa della violenza da parte di un uomo. Ma vuole anche dire che non intendiamo lasciare nessuna da sola, di fronte alle violenze che subisce». (Da Il Sole 24 ore)