Mio babbo era stato costretto a partire nell’ultimo tratto di guerra. Costretto perché non ne comprendeva la ragione dal luogo dove era nato e viveva e che era stato parte dello stato Pontificio . Ma era finito in prima linea prima governando i muli che trasportavano armi e vettovaglie, ai quali sottraeva le carrube per rinforzare  le magre razioni militari. Non riusciva a convincersi che era giusto sparare e uccidere. Aveva paura e cercava di procurarsi la febbre per allontanarsi dalla prima linea. Sparava tenendo la canna bassa per non colpire i soldati nemici. Poi,  con l’ultima patria  retorica diventò Cavaliere di Vittorio Veneto.

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