E’ ormai questione di uno-due giorni per l’approvazione del contratto di servizio Rai 2010-2012: l’associazione Pari o dispare ha illustrato in una conferenza stampa il significato dell’emendamento presentato alla commissione vigilanza per l’istituzione di un Osservatorio indipendente sui programmi Tv.La società italiana ha ” il diritto-dovere di essere rappresentata in modo da tener conto anche della crescente popolazione femminile che partecipa con successo alla vita economica del paese, raggiungendo ruoli di responsabilità pur dovendo superare un contesto oggettivamente ostile e sfavorevole rispetto alle donne europee”. E’ questa la convinzione di fondo alla base dell’impegno di Pari o Dispare – associazione di donne e uomini appartenenti a diverse categorie professionali, diversi orientamenti politici, associazioni femminili aderenti (Presidente Onoraria Emma Bonino e Presidente l’economista Fiorella Kostoris) – a mettere in sinergia i soggetti che negli ultimi mesi stanno denunciando la esorbitante presenza di stereotipi attraverso i quali i media rappresentano le donne italiane. In particolare Pari e dispare ha cercato di intepretare le sollecitazioni che venivano dalla società civile elaborando e depositando in Parlamento un emendamento al Contratto di servizio Rai che prevede {{l’istituzione di un osservatorio indipendente che dovrà monitorare la rappresentazione del genere femminile.}} (v. dopo)

Pari o dispare ha anche lanciato un appello a cittadine e cittadini per il sostegno a questa operazione ed Emma Bonino stessa l’ha presentata in una conferenza stampa (18 maggio a Roma) anche per sollecitare chi ha responsabilità istituzionali ma non solo in questa ultima fase dell’iter di approvazione del contratto.

Presentazione quantitativamente ridotta e qualitativamente scadente della realtà delle donne sono i punti salienti della rappresentazione televisiva che si vogliono combattere attraverso l’osservatorio ” un primo passo, importante, verso una idea più complessiva di una Authority contro le discriminazioni di genere nel mondo dei media”. Dunque solo{{ il primo passo }}di un’impegno complessivo che dovrà andare avanti sostenendo anche le azioni che sono state già messe in campo da varie realtà di donne contro una pubblicità offensiva della dignità delle donne.

-{{Emendamento sull’osservatorio}}

{{Art 2}} :

All’articolo 2 aggiungere il seguente comma 6: “Entro un anno dall’entrata in vigore del presente contratto, la Rai istituisce un Osservatorio, affidato a una o più società di provata esperienza e capacità scientifiche, selezionate attraverso procedure di evidenza pubblica. Tale Osservatorio dovrà monitorare la rappresentazione di genere con particolare attenzione alla rappresentazione del soggetto femminile, nell’ambito della programmazione complessiva

L’Osservatorio provvede a :

a) effettuare un monitoraggio quotidiano della programmazione per analizzare la presenza di stereotipi di genere (con la precisa individuazione di questi ultimi, secondo una classificazione già nota ed effettuata da diversi istituti, università e segnalata in specifici rapporti internazionali) al fine di pervenire al loro superamento, con la redazione di report semestrali. I risultati delle rilevazioni semestrali dovranno essere resi pubblici dalla concessionaria attraverso pubblicazioni sul proprio portale web, con apposite pagine a ciò dedicate del servizio Televideo, e comunque attraverso modalità che garantiscano la diffusione di tali dati all’universalità dell’utenza;

b) effettuare ricerche e analisi qualitative e quantitative su contenuti e modalità della rappresentazione di genere, anche con riferimento alle categorie professionali rappresentate, con cadenza almeno semestrale i cui risultati dovranno essere resi pubblici dalla concessionaria attraverso pubblicazioni sul proprio portale web, con apposite pagine a ciò dedicate del servizio Televideo, e comunque attraverso modalità che garantiscano la diffusione di tali dati all’universalità dell’utenza;

c) prevedere, sul portale Rai, una sezione dedicata alla raccolta di comunicazioni degli utenti sulla attività svolta dall’Osservatorio, al fine di migliorare il proprio servizio, rendendola nota con appositi avvisi anche su tutte le altre piattaforme tecnologiche utilizzate per la programmazione;

d) fornire tempestivamente, alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, e comunque non oltre un mese dalla loro redazione i dati risultanti dal monitoraggio. Analoga comunicazione dovrà essere inviata alla Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e alla Sede Permanente di confronto.

emendamento al contratto di servizio:

a) promuovere l’organizzazione di seminari interni al fine di evitare il ripetersi di una distorta rappresentazione di genere, con risorse interne ed esterne, anche in base a indicazioni provenienti dalle categorie professionali interessate

b) valorizzare la rappresentazione reale e non stereotipata della molteplicità di ruoli del mondo femminile, anche nelle fasce di maggior ascolto

Registrazione conferenza stampa in [radioradicale.it->http://www.radioradicale.it/scheda/303702]