Si sta svolgendo a Venezia Geografia di genere- geografia di città , laboratorio con seminari di conoscenza e riflessione proposto dal gruppo di lavoro della Consulta delle Cittadine di Venezia.
Siamo sicure di conoscere il luogo in cui viviamo? Di saper guardare e osservare cambiamenti, mancanze, bellezze? Abbiamo mai riflettuto sul rapporto che il nostro corpo, i nostri pensieri intrattengono con lo spazio del vivere: sull’agio e sul disagio, sulla paura, che ora alberga strisciante nella vita di città? Quali i nostri riferimenti quotidiani, i protagonisti e le protagoniste del nostro spazio urbano, le nostre reti a partire proprio dalla strada in cui è posta la nostra casa? Quali i “saperi di cittadinanza†, che appartengono all’esperienza del vivere un luogo, che possono essere sviluppati per una reale partecipazione?

Il gruppo di lavoro che si è creato all’interno della Consulta delle Cittadine, e che è aperto ad altre donne, è una proposta di riattraversamento della nostra città e dei suoi diversi luoghi e ha come scopo un percorso di riappropriazione e insieme di conoscenza e consapevolezza. Guardare insieme le diverse realtà dei nostri luoghi di vita, per riallacciare Venezia centro storico con i suoi alter ego, Mestre e Marghera, e conoscere o ripercorrere con altra attenzione le storie che hanno accumulato, la vita delle donne, e degli uomini, le reti di relazioni che esistono e che nutrono questi luoghi.
L’obiettivo del percorso riguarda la possibilità di modificare il nostro sguardo e la relazione con il luogo di vita e di arricchire le nostre pratiche, valorizzando le ricchezze e le risorse dei luoghi e potenziando reti e associazioni che li rendono vitali, includendo anche le nuove cittadine e i cittadini stranieri. Inoltre questi nuovi sguardi vogliono tener conto della pluralità, della varietà e del singolo apporto dei diversi luoghi, in modo tale che la città non appaia come un aggregato compatto bensì si sgrani e sappia rivelare le sue diverse realtà e polarità.
L’obiettivo finale vuole {{promuovere e valorizzare le pratiche di convivenza e riappropriazione degli spazi urbani per una reale democrazia partecipativa e anche per formulare orientamenti concreti da offrire alla Municipalità e al Comune}}.

Il progetto vuole associare momenti di riflessione e conoscenza a esperienze praticate insieme attraverso le nostre “Avventure urbane†: l’esplorazione dei luoghi di vita attraverso anche le “camminate di quartiere†e l’elaborazione collettiva del sapere sessuato sulla città.
Si vuole articolare come un Laboratorio con seminari di conoscenza e riflessione accoppiati a presentazioni di “buone pratiche†presenti qui o in altre città (si veda il libro {{Comunità partecipate}} di Erica Lombardi e Grazia Nalesso).
Alcuni temi che intendiamo sviluppare nei seminari:

– abitare la città come uomini e come donne, luoghi e modalità di genere, associazionismo e reti che connotano lo spazio urbano
– la sicurezza in città: come le città possono essere “amichevoli†per le donne
– la città policentrica: Venezia Lido Mestre Marghera e i nessi dimenticati
– la bellezza del quotidiano in città: cura del verde, pratiche della pulizia e del decoro
– nuove cittadine e uso degli spazi

{{Seminari di conoscenza e riflessione previsti}} con:

– Fanny Di Cara, architetta, attività di ricerca e formazione sui temi legati all’accessibilità dei tempi e degli spazi urbani, fa parte della Redazione del Sito ‘Tempi e Spazi’ della Regione Toscana di cui cura in particolare il ‘Laboratorio sugli spazi’ (www.tempiespazi.toscana.it).
{{Sguardi su brani di città per una riflessione sulla relazione fra tempi dei corpi e tempi e spazi della città reale}}
[seminario svolto il 12 gennaio 2007]

– Silvia Macchi, docente di analisi dei territori urbani (Università della Sapienza Roma), coordinatrice della Sezione di Politiche per l’Empowerment delle donne del Centro interateneo di Ricerca per lo Sviluppo sostenibile, esperta di Pianificazione e politiche di genere del Ministero degli Affari Esteri
{{Le politiche urbane come luogo delle pratiche di nuovi ideali di convivenza tra uomini e donne}}
[2 febbraio 2007 ore 16-19]

– Rachele Borghi, docente di Geografia (Università di Venezia), Centro Interdipartimentale per l’Analisi delle Interazioni Dinamiche tra Economia, Ambiente e Società
{{La geografia delle donne: riflessioni sul senso del luogo}}
[22 febbraio 2007 ore 16-19]

– Marianella Sclavi, docente di Etnologia urbana e arte dell’ascolto (Politecnico di Milano), Membro di Avventure urbane, esperta internazionale di gestione creativa dei conflitti
[titolo e data da stabilire]

{{Le nostre “Avventure urbane†}}

Una parte rilevante del progetto sarà rivolta alla pratica reale dei luoghi a partire dalla propria esperienza dell’abitare per creare sapere collettivo destinato a migliorare la qualità di vita, a rafforzare legami e reti associative e cogliere bellezza ma anche necessità e mancanze al fine di proporre attivamente modificazioni e trasformazioni all’Amministrazione.
Il modello che si vuole praticare prende a modello di riferimento le “camminate di quartiere†messe a punto dal gruppo “Avventure urbane†di Torino per “imparare a guardare la città e il luogo di vita†, per far emergere il “sapere dell’abitare†che ciascuna/o può sviluppare.

Per informazioni: tiplebani@libero.it