L’eurodeputata svedese {{Eva-Britt Svensson}} (62 anni) del gruppo di sinistra GUE/NGL è la nuova presidente della commissione parlamentare per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere.
Una buona notizia, dopo due mandati della slovacca Anna Zaborska, tristemente nota negli ambienti femministi europei per le sue posizioni conservatrici. Un risultato, quello dell’eurodeputata svedese, che va ad aggiungersi al leggero miglioramento dell’importanza – almeno numerica – delle deputate donne al PE per questa nuova legislatura (le stime parlano di un 35% di donne elette, un 5% in più rispetto alle elezioni del 1999 ma ancora lontano da ogni idea di rappresentazione paritaria cosi come dalla soglia del 40%, indicata come minima dagli Stati membri del Consiglio d’Europa).

Per il gruppo parlamentare GUE/NGL e per la nuova presidente “si tratta comunque di un posto strategico che ci permetterà di avere finalmente un ruolo nella definizione dell’agenda e nel rafforzamento dell’azione di promozione delle pari opportunità di genere a livello europeo”.
_ Già vice-presidente della stessa commissione parlamentare durante la scorsa legislatura, [Eva-Britt Svensson->http://www.europarl.europa.eu/members/expert/groupAndCountry/view.do?partNumber=1&group=1537&country=SE&language=EN&id=28134] ha dichiarato che tra le sue priorità c’è quella di impegnarsi a fondo per riuscire a ottenere la nomina di un-a commissario-a per le pari opportunità di genere, elaborare un nuovo piano d’azione europeo sulle pari opportunità, capace di mettere davvero in pratica gli obiettivi definiti dal Programma d’azione di Pechino, promuovere politiche europee di lotta alla violenza maschile contro le donne e per la protezione dei loro diritti sessuali e riproduttivi.

Eva-Britt Svensson ha anche sottolineato che, per essere efficace, l’agenda sulle pari opportunità di genere non dovrà per nessun motivo fare corpo a sé, ma al contrario dovrà essere inclusa in maniera trasversale nella ricerca delle soluzioni ai problemi maggiori che colpiscono oggi l’Europa.

In una intervista rilasciata subito dopo la notizia della sua elezione, l’eurodeputata sottolinea : “Numerose sono le sfide che ci attendono e il nostro punto di vista femminista sarà basilare nella ricerca e nella definizione delle risposte politiche alla crisi economica e finanziaria, ai cambiamenti climatici e allo scopo di costruire un’Europa più sociale”.

Le vicepresidenze della commissione sono invece andate a Lívia Járóka (PPE, Ungheria), Edite Estrela (S&D, Portogallo), Elisabeth Morin-Chartier (PPE, Francia), Barbara Matera (PPE, Italia).

– [Leggi la lista completa dei membri della commissione per i diritti delle donne->http://www.europarl.europa.eu/members/expert/committees/search.do?language=IT&committee=2877] (FEMM) :