A marzo di quest’anno, l’Associazione Mammeonline è stata contattata da una redattrice della trasmissione Percorsi (ex percorsi d’amore) per avere sue rappresentanti ospiti in occasione di una puntata dedicata alla fecondazione assistita e alla legge 40.A sua volta, l’Associazione Mammeonline ha contattato l’Associazione Sos Infertilità Onlus. Da quel momento entrambe le associazioni sono state contattate direttamente dalla redattrice di Percorsi per concordare la partecipazione di loro rappresentanti alla suddetta puntata.
_ Le due persone designate per partecipare hanno da quel momento ripetutamente chiesto, soprattutto via telefono, ma anche via email, di avere informazioni dettagliate circa l’argomento di discussione, gli ospiti, la scaletta; le risposte ricevute sono sempre state vaghe e, comunque, è stato loro sempre detto che avrebbero dovuto raccontare la loro storia di procreazione assistita, parlare delle loro associazioni, discutere di {{fecondazione assistita e legge 40}}.

Il 10 maggio, come concordato, le due rappresentanti si recano a Roma, all’Ospedale S. Andrea, set della puntata. Viene loro detto di presentarsi alle 12, cioè 3 ore prima della registrazione, per avere un briefing sulla trasmissione. In realtà, ciò non avviene; anzi, l’incontro con la giornalista e l’autrice ha luogo solo al momento stesso della registrazione.
_ Basta poco per rendersi subito conto che la conduttrice non sa con chi sta parlando e di cosa, confonde le storie e le persone ed è anche chiaro che non sa cosa sia la fecondazione assistita, confonde le tecniche e poco sa di donazione di gameti.

In quella sede, le due rappresentanti delle suddette associazioni, incontrano altre rappresentanti di altre associazioni anch’esse invitate al dibattito e scoprono che anche con loro la redazione di {Percorsi} è stata estremamente vaga sull’organizzazione della trasmissione, nonostante ripetute richieste di informazioni chiare.
_ Solo qualche minuto prima della registrazione, veniamo tutti informati che, ad un certo punto del dibattito, verrà proiettato un video sulla {{maternità surrogata in Ucraina}} che dovremo commentare. C’è una ribellione generale: nessuna di noi approva questo collegare la maternità surrogata, vietata in Italia anche prima della legge 40, alla nostra presenza in quella trasmissione in quanto rappresentanti di pazienti infertili. Ci sentiamo “in trappola”, chiamate per una cosa e sorprese invece con un’altra, ben più sensazionalistica.

Nonostante il nostro malcontento, decidiamo una linea comune e restiamo.Inizia il racconto delle varie storie, con spunti anche interessanti. Vediamo il {{video, vera collezione di mostruosità}} ad uso e consumo della disinformazione su infertilità e procreazione assistita es. la biologa ucraina che dichiara – ci sentiamo simili a Dio quando in laboratorio creiamo la vita. Per motivi tecnici si ferma la registrazione e ancora una volta si fa notare che alla conduttrice che il video è completamente fuori dal discorso, lei non vuole sentire ragioni e ci dice che avremo tempo durante la registrazione di fare le nostre considerazioni.
_ Aggiunge inoltre che la maternità surrogata è una delle tante facce della fecondazione assistita e che {{qualche sua collega la sta prendendo in considerazione per non perdere un anno di lavoro}}. Ancora una volta ci è chiaro che non ha capito che chi si rivolge alla fecondazione sono coppie sterili e non coppie che non possono perdere tempo per dedicarsi al lavoro. Riaperto il dibattito, iniziamo a criticare la presenza stessa del video nella trasmissione, in totale contraddizione con quello che a noi era stato detto essere l’oggetto della discussione, cioè la fecondazione assistita, ma il tempo è poco e non tutte riescono a dire la loro.

Una di noi (che ha poi ritirato la liberatoria) ricorda anche che {{la maternità surrogata}} non era mai stata permessa in Italia e che quindi {{nulla ha a che vedere con la legge 40}}: la giornalista replica che la trasmissione non ha per oggetto la legge 40, ancora contraddicendo le pur poche informazioni che ci erano state date in precedenza.
_ Il dibattito prosegue con spunti e dichiarazioni anche interessanti. La giornalista decide infine di far concludere la puntata con la dichiarazione di una giovane neomamma che nulla ha a che vedere con la procreazione assistita, la quale afferma circa così: “io sono favorevole alla procreazione assistita, però la maternità non è solo numeri e statistiche (leggi) è anche qualcos’altro sentimento e quindi non sono d’accordo con questi accanimenti…”

A queste parole, due rappresentanti di un’Associazione si alzano e ritirano la liberatoria firmata all’inizio. Più tardi anche l’altra loro associata presente ritira la liberatoria. {{Mammeonline e Sos Infertilità Onlus}}, nonostante il forte desiderio di seguire la scelta della suddetta associazione, dovuto ad identica rabbia per il trattamento ingannevole ricevuto, decidono di restare per salvare ciò che di buono, nonostante la fuorviante e sensazionalistica presenza del video, era stato detto.
_ Il giorno seguente, visitano il sito di rai 3 e della trasmissione {Percorsi}, dove, con sommo disappunto, scoprono che nessuna puntata è in effetti prevista sulla fecondazione assistita e sulla legge 40 e, invece, è prevista una puntata dedicata alla maternità surrogata in Russia e negli USA. Nulla di questo, nonostante le nostre richieste continue, ci era stato riferito.
_ A questo punto, durante una conversazione telefonica con l’autrice della trasmissione, ci facciamo assicurare che ci verrà spedito il video prima della messa in onda e, solo su nostro consenso, la trasmissione andrà in onda. Chiediamo anche, ottenendo risposta positiva, che venga tagliata la frase della biologa ucraina di cui sopra, che consideriamo lesiva dell’immagine del mondo della procreazione assistita e quindi anche nostra, come rappresentanti di associazioni di pazienti infertili.

Nei giorni successivi, inviamo una e-mail in cui chiediamo conferma scritta di quanto promessoci via telefono. Nonostante una prima idea di usare la raccomandata e di mettere in copia il Direttore di Rai 3, decidiamo per la meno formale e-mail, mosse da desiderio di concedere, nonostante tutto, fiducia alla redazione di questa trasmissione.

Martedì 22 maggio, alle 18 circa, telefoniamo alla redattrice, chiedendole il perché della mancata risposta alla nostra email. Ci informa del fatto che la redazione ha deciso di affidare cassetta, email e qualunque decisione al Direttore di Rai 3. Noi controlliamo il sito della trasmissione e, per quella sera, è confermata una puntata di Percorsi dedicata al bullismo. A mezzanotte della stessa sera, per assoluto caso, ci vediamo invece in TV. A sorpresa, a tradimento, ignorando qualsiasi promessa, hanno mandato in onda la puntata senza aspettare la nostra approvazione.
_ E la puntata, oltre al video visto durante la registrazione, contiene ben altri due video sulla maternità surrogata, girati in Russia e negli USA. Le coppie infertili hanno bisogno che si parli della normalità della procreazione medicalmente assistita, che si parli di una legge che ha diminuito le probabilità di successo, che costringe le donne a ripetere terapie dure e costose, che costringe tante coppie a espatriare e se questo non interessa preferiamo non partecipare alle trasmissioni tv.
_ Il sensazionalismo lo lasciamo ai giornalisti che non sapendo fare di meglio ricorrono agli estremi.Le Associazioni Mammeonline e Sos Infertilità