La Sierra Leone ha uno dei tassi di mortalità materna più alti al mondo. In un suo rapporto del 2009, Amnesty International ha sottolineato che un alto tasso di mortalità materna è una crisi dei diritti umani e ha chiesto al governo di rimuovere le barriere finanziarie che impediscono l’accesso alle cure mediche per le donne. Il governo della Sierra Leone ha adottato, il 27 aprile 2010, l’Iniziativa “Cure mediche gratuite”(Fhci).Secondo le stime, nel suo primo anno di attuazione, 230.000 donne incinte e un milione di bambini sotto i cinque anni avrebbero dovuto beneficiare delle disposizioni della Fhci. Questa avrebbe dovuto garantire ai bambini e alle donne in gravidanza e in allattamento l’accesso a cure mediche e farmaci gratuiti.

Ma, nonostante il lancio delle Fhci, restano le sfide per la sua attuazione. Per molti aspetti, il sistema sanitario continua a funzionare male. Persiste la disparità tra i servizi di salute materna offerti nelle zone rurali e urbane, la qualità delle cure è spesso scadente, molte donne continuano a dover pagare per ricevere medicinali essenziali e le donne e le ragazze povere hanno sempre un accesso limitato a cure mediche fondamentali nella gravidanza e nel parto.

Le donne i cui diritti vengono violati non sono a conoscenza di sistemi di monitoraggio, reclamo e accertamento delle responsabilità.

Monitoraggio e accertamento delle responsabilità sono elementi fondamentali per la realizzazione del diritto alla salute e costituiscono la base per promuovere cambiamenti che permettano alle donne e alle ragazze di beneficiare del diritto alla salute materna e a partorire in condizioni di maggiore sicurezza.

Il nuovo rapporto di Amnesty International “[A un bivio: le cure mediche gratuite della Sierra Leone->http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/4%252F3%252Fe%252FD.d3fe8997651656cd8127/P/BLOB%3AID%3D5142]” illustra brevemente le importanti e recenti riforme avviate dal governo ed esamina come l’assenza di sistemi efficaci di monitoraggio e di accertamento delle responsabilità indebolisca queste riforme, in particolare l’accesso ai farmaci essenziali necessari durante la gravidanza e il parto. Questa assenza si riflette anche sui meccanismi di ricorso e risarcimento per le donne che accedono o tentano di accedere al sistema sanitario.

Le sfide per affrontare la mortalità materna in Sierra Leone sono enormi, data l’inadeguatezza delle infrastrutture del paese, gli elevati livelli di povertà e gli effetti della guerra civile conclusa nel 2002. Il governo ha preso alcune importanti misure, ma le carenze nel sistema di monitoraggio e accertamento delle responsabilità fanno sì che prestazioni professionali inadeguate e cattiva gestione proseguano senza sosta. Questo sistema ha anche permesso ad alcune persone di sfruttare la situazione e accaparrare scorte di medicinali.

Amnesty International chiede dunque al governo della Sierra Leone di rafforzare e istituire sistemi di monitoraggio e accertamento delle responsabilità per garantire che le donne e le ragazze possano accedere alle cure mediche e abbiamo a disposizione strumenti di ricorso efficaci quando i loro diritti umani vengono violati.

– [Firma l’appello->http://www.amnesty.it/flex/FixedPages/IT/appelliForm.php/L/IT/ca/209]