Riceviamo dalla WILPF – Italia (Lega Internazionale di donne per la pace e la libertà, Italia ) questa lettera, una delle tante che stanno rispondendo all’appello del Centro di ricerca per la pace di Viterbo (pubblicate su “la non violenza in cammino”).Caro Presidente, ci è accaduto più volte di rivolgerci a Lei per chiederLe di non firmare leggi votate da un Parlamento che nella sua composizione,provocata da una legge elettorale definita indecente dai suoi stessi promotori,
non rispecchia i principi democratici che dovrebbero
sovrintendere alle istituzioni della nostra Repubblica.
Leggi approvate con voto di fiducia relative a
provvedimenti concernenti addirittura il sistema di
istruzione, tra i diritti fondamentali di ogni essere
umano….

Ma questa volta, Lei deve ascoltarci.
“Il pacchetto sicurezza” è un insieme di disposizioni
fatte per acquisire facili consensi in un clima di
imbarbarimento delle coscienze . Oltre al gravissimo
danno che soffrirebbero uomini, donne, bambini già
discriminati dalla sorte, se Lei, Presidente, consentirà
a quel testo di divenire legge, vorrà dire che le pulsioni
più retrive che albergano negli oscuri meandri degli
individui hanno diritto di cittadinanza in Italia.
Tutto dipende dalla Sua firma.
Presidente, questa volta non firmi!

{ Antonia Sani
(presidente WILPF-Italia)}