Quale aria tira a Roma? Aria di “crisantemi morti”: il clima politico di Roma nel seguente comunicato dell’Affi dopo l’assalto con mazze, coltelli ed altro ancora ai collettivi universitari all’Università la Sapienza
Da qualche tempo a Roma si respira una strana aria di “sicurezza”

Se sei donna e rom, e vivi in un accampamento ai margini della città

“sei sicura” che prima o poi qualcuno verrà a incendiare il tuo campo o la tua roulotte;

Se sei omosessuale e le tue scelte personali non si combinano con la visione ortodossa di famiglia,

“{sei sicuro}” che prima o poi qualcuno ti aspetterà per strada;

Se sei studente e ritieni che in democrazia la cattedra universitaria non si offre
né a religiosi né a violenti,

puoi “{essere sicuro}” che prima o poi la violenza si
materializzerà all’Università.

Ormai a Roma si respira un’aria di crisantemi morti.

Che è il tipico odore del razzismo, del sessismo, del nazifascismo.
E non solo a Roma.

Quando si respira un’aria da caccia ai “{diversi}”,

Quando si solleticano i più bassi istinti nel nome di una presunta “ {sicurezza}”,

Quando sulle strade e nelle piazze ritornano – non quattro imbecilli-
ma mazze chiodate e villosi petti ariani rigorosamente brutali ;

Quando il sonno della ragione, chiude gli occhi di troppi,
c’è da chiedersi come sia possibile che tutto questo si ripeta,
dopo i lager e i forni crematori, dai cui camini sono passati
rom e ebrei, omosessuali e zingari.

{{Così iniziò anche allora,
e anche allora nell’aria c’era odore di crisantemi morti}}.

La presidenza A.F.F.I.
Edda Billi – Irene Giacobbe – M.Gabriella Guidetti

COMUNICATO DEL 28 maggio 2008