Da circa otto giorni, nella mailinglist [R-esistiamo] si susseguono i messaggi di condivisione del ricordo di Alessandra Chiappano, ricercatrice storica impegnata nella cura della memoria di antifascismo, Shoah, deportazione.Una malattia improvvisa e fulminea l’ha colta nel pieno di nuovi progetti di vita e di lavoro.

{{Anna Rossi Doria}} ne ricorda sia “la passione rigorosa con cui si impegnò in tante imprese collettive e nel lavoro sulla didatttica” sia “la serietà del suo lavoro scientifico sulla storia dell’antifascismo, della Shoah, della deportazione politica e della loro memoria, fino ai suoi ultimi, importanti libri – dalla curatela del volume collettaneo {Essere donne nei Lager} a quella dei {Ricordi della casa dei morti e altri scritti } di {{Luciana Nissim Momigliano}}, fino alla bellissima biografia di quest’ultima -, tutti usciti dalla Giuntina.”

In molte e molti ne ricordano l’impegno in attività di formazione per insegnanti: “il modo di comunicare, di insegnare con umiltà, passione e convinzione, di invitare con entusiasmo e determinazione a lavorare con gli alunni con competenza e impegno affinchè il filo della memoria non si interrompesse mai, affinchè il nostro approccio di educatori non fosse estemporaneo, nè rituale, ma autentico e saldo.” ({{Maria Cereti}}); “l’onestà nell’entusiasmo del ‘fare’ affinché questa difficile tematica, della quale tutti noi ci occupiamo non venga avvolta dal manto del pregiudizio e del luogo comune.” ({{Lorena Pasquini}})