Il caso l’avete letto: Monica Morra, 33 anni, è stata uccisa in via Cova davanti all’asilo nido del figlio. Cinque giorni prima aveva denunciato per l’ennesima volta il suo ex marito che l’aveva minacciata di morte. Le forze dell’ordine di Città Studi-Lambrate si erano limitate a fare un verbale.A me risultava che fosse passata una legge anti-stalking. Uno che ha mandato una lametta a Michelle Hunziker si è preso nove mesi: ottimo.
Ma Monica forse non valeva come la Hunziger?

E’ stato appena eletto un nuovo presidente della Provincia che come prima misura parla di ronde: varranno anche per la violenza domestica?
_ Non sarebbe una cattiva idea: invece di vagare a caccia di “uomini neri”….

Perché se lo stupro è fatto da “rumeni” (vox populi, come alla Caffarella, poi si scopre che non è così) parte il branco da linciaggio e per una donna uccisa da suo marito non si muove un dito? C’è violenza e violenza? Perfino in Città Studi e non solo a Bagdad?

E vengo al punto: non sarebbe nostro dovere (di giornalisti, di donne che si occupano di donne, di cittadini, di intellettuali) fare qualcosa?

La biblioteca di zona non può organizzare una serata per questa ragazza?

Non possiamo chiamare le persone di quartiere (gli uomini per primi) a farle un omaggio? Non possiamo dedicarle delle letture (chiacchiere no, per carità), ma pagina di libri. E un momento di riflessione?

Vi ringrazio per l’attenzione
_ e vi saluto cordialmente

Valeria Palumbo