E’ in libreria “Nascere e morire: quando decido io?” frutto di un progetto editoriale sul biodiritto condiviso tra l’Università di Firenze e l’associazione onlus Madre Provetta, ma è anche la testimonianza di un impegno civile, che ha visto cittadini, avvocati e associazioni lavorare insieme per chiedere e ottenere modifiche importanti alla legge 40, verso una interpretazione costituzionalmente coerente, che propone chiavi interpretative chiare anche per un progetto di legge sul testamento biologico.Il volume è un’opera collettanea progettata e coordinata da Monica Soldano, in qualità di giornalista e presidente di Madre Provetta, con Gianni Baldini, docente di biodiritto all’Università di Firenze, che in qualità di avvocato ha difeso con successo alcuni tra i casi più noti di ricorso contro la legge 40.

I contributi sono molto qualificati ed offrono una buona sintesi delle conoscenze scientifiche, degli aspetti giuridici e medico legali più aggiornati sul dibattito politico legislativo in atto e sulle questioni più significative di inizio e fine vita.
_ Il focus più dettagliato è, tuttavia, sulla legge 40, di cui si propone, oltre al commento esperto delle recenti sentenze della Corte Costituzionale da parte degli avvocati che hanno costituito il pool di lavoro con le associazioni di riferimento, anche il racconto e la testimonianza del dibattito politico legislativo dagli anni’ 60 ad oggi ed una sintesi di come la società civile abbia organizzato i ricorsi nei tribunali civili e poi in Corte Costituzionale.

La medesima riflessione sul ruolo della società civile e delle istituzioni locali nel dibattito pubblico sull’ opportunità del testamento biologico viene sintetizzata dal presidente della Commissione di Bioetica della Regione Toscana oltre che dal Presidente dell’Ordine dei medici di Firenze, Antonio Panti, tra i massimi esperti e redattore del Codice etico dei medici.

Si tratta, dunque, di un contributo alla conoscenza dei fatti, della medicina e del diritto, ma con un taglio sociologico e politico che racconta una pagina , ancora non scritta della storia civile del nostro Paese.

La prefazione di Stefano Rodotà, ricca di un ragionamento articolato sulle ragioni giuridiche del principio di autodeterminazione, offre la chiave di lettura all’intera opera.

I capitoli approfondiscono nello specifico i seguenti temi:
_ L’aborto farmacologico (RU486);
_ La rianimazione artificiale per i nati prematuri;
_ Coscienza e libertà nelle professioni sanitarie;
_ la storia del dibattito politico-legislativo sulla legge 40;
_ i ricorsi e le recenti sentenze della Corte Costituzionale in materia di legge 40;
_ L’autodeterminazione nelle scelte di fine vita;
_ il codice etico dei medici; la risposta della società civile nel dibattito sul testamento biologico.

– {{ {Nascere e morire: quando decido io? Italia ed Europa a confronto} }}
_ a cura di Baldini G., Soldano M.,
_ 2011, Firenze University Press
_ Euro 15,10