L’Udi Modena apre un dibattito – sulla pagina facebook di udimodena, sul sito www.udimodena.it, per e-mail udimodena@gmail.com e poi il 9 maggio in una assemblea aperta- con tanti interrogativi rivolti alle nuove generazioni di donne e non solo, come da seguente invito.

Buon giorno, di nome faccio UDI e di cognome MODENA. Tra poco compio gli anni, ne festeggerò settanta, ma in poche mi festeggeranno in città. Se va bene, qualche coetanea che mi ha visto maturare nel tempo insieme a lei. Eppure io sono {{quella che ha forzato la serratura del potere }} per far si che la nostra bellissima Costituzione venisse davvero applicata e le donne godessero della libertà di cui dispongono oggi. Una libertà non piena la nostra, a tratti ancora imperfetta, ma pur sempre di libertà parliamo. Libertà anche di ignorare chi sono stata e di disconoscere chi sono oggi. Forse un lusso delle più giovani, questo, più che una libera libertà.

Sono un’anziana signora, è vero, ma appassionata più che mai. Sono moderna, (c)attivissima, aggiornata, colta, pioniera di battaglie impensabili e impensate. Sono una precorritrice dei tempi. Ora tutti a disquisire di violenza, femmincidio, democrazia paritaria … Io rivendico la maternità di tutta la mia elaborazione non perché sono boriosa, ma perché voglio essere (ri)conosciuta, vista, presente nell’immaginario delle mie nipoti, le ragazze. Perché non sono sufficienti i flash mob, che faccio anche io e che mi caricano come una molla, non sono sufficienti le giornate a spot in piazza ad urlare contro il cielo, serve un luogo dove fare pensiero e dove escogitare azioni politiche precise, mirate, concrete che abbattano la cultura sessista sulla quale è imperniato il nostro intero sistema socio-culturale.

La vogliamo continuare o no questa lotta per i diritti di cittadinanza delle donne? Volete lavorare e non essere demansionate o licenziate perché diventate mamme? Volete avere un contratto che non umilii la vostra preparazione e che vi costringa a ripensare a tutta la vostra vita ogni volta che scade? Volete riuscire a conciliare i tempi del lavoro con quelli della vita privata? Volete lentezza a fronte di un mondo che gira schizzando a vuoto su stesso? Volete che i padri si facciano carico dei lavori domestici e di cura dei propri figli? Volete non avere meno tempo per voi dei vostri compagni? Volete smettere di sentirvi sfregiate per la rappresentazione che i media danno di voi? Volete accettare il vostro corpo per quello che è? Volete camminare per strada e non sentirvi in pericolo perché avete parcheggiato la macchina lontano? Volete smettere di assistere allo stillicidio quotidiano di donne morte ammazzate dai loro compagni? Volete smettere di vedere le vostre sorelle migranti costrette a prostituirsi o a rinunciare alla propria famiglia per badare a vostro nonno perché questo paese lascia i vecchi a se stessi? Volete più donne in politica, non perché questo sia necessariamente una garanzia, ma perché è giusto? Volete la pace, a ripartire dai luoghi della politica? Ed infine, volete essere padrone del vostro corpo e della vostra vita?

Se la risposta è sì, come mi auguro, vi dico, care ragazze, che non potete più pensare che nonna Udi lotti per voi perché siete voi le interpreti più acute dell’oggi e siete voi che dovete misurarvi con il senso di perdita e di mancata libertà che vivete come giovani donne. Nessun’altra può farlo al posto vostro. Soltanto così, si difende ciò che abbiamo ottenuto e si riparte per fare di più. Insieme. Sono stanca, arrabbiata, delusa dalla vostra assenza. Ma dove siete?

{{Serena Ballista, una nipote}}

DOVE SI APRE IL DIBATTITO?
Sulla pagina facebook di udimodena – sul sito www.udimodena.it – per e mail: udimodena@gmail.com
_ ma soprattutto all’{{Assemblea aperta}} che si terrà

VENERDI 9 MAGGIO 2014 dalle ore 18,00
_ presso la nostra sede in Via del Gambero, 77 – Modena