Riceviamo e pubblichiamo l’appello di cui sono prime firmatarie Aurora Morelli, Rosangela Pesenti, Antonia Sani, Mirella Sartori e che è pubblicato su italialaica, settimanale on line di cultura e di informazione laica.

Stiamo assistendo a un’offensiva clericale che non ha precedenti. E che è più pericolosa di altre volte perché ha già travolto e conquistato quelli che avevano il dovere di difendere la laicità. Hanno tradito quasi tutti i partiti della sinistra e visibile è il favoreggiamento dei mezzi di comunicazione di massa che non fanno altro che amplificare le parole d’ordine della gerarchia cattolica e dei loro propagandisti. Molte scrivono di non riconoscersi nello squallore di questi partiti e di questa politica, ma la violenza sia degli integralisti clericali sia di chi dice, a sinistra, che i temibili laicisti non sono meno pericolosi dei clericali, deve spingerci, per non fare il loro gioco, a manifestare pubblicamente e con sempre maggior forza la nostra lotta.
{{
La difesa della laicità dello stato}} riguarda tutte le donne e ancor di più ora che l’arroganza e la crudeltà della Chiesa cattolica e l’ipocrisia politica di una parte della sinistra provano a farla scomparire dalle istituzioni, dai partiti, dallo stato.

Lo stato di diritto è laico e difenderlo vuol dire {{difendere i diritti civili di tutti noi.}} Tutti hanno diritto a vivere secondo la propria coscienza senza che la chiesa abbia la pretesa di imporre per legge la sua morale omofoba e sessuofobica.

{{Tra le speculazioni di Ferrara a destra e l’obbedienza all’opus dei della Binetti nel Pd}} non ci sono sostanziali differenze, e qui sta la mostruosità di un paese in cui manca, oggi più che mai, la controparte che smascheri le truffe, le menzogne del potere. Il movimento delle donne è consapevole che l’ondata clericale va a colpire prima di tutto gli interessi, i diritti e i corpi delle donne.

{Aurora Morelli,
Rosangela Pesenti,
Antonia Sani,
Mirella Sartori}

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