Qual è la strada per la nostra felicità? Ce l’hanno indicata i ricercatori
americani. Chi altro poteva essere?Sulla rivista “Progress in Neuro-psychopharmacology and biological psychiatry”
è stata pubblicata una ricerca che ci dice che {{ la felicità è scritta nel DNA
ed è “femmina”}}. I ricercatori avrebbero identificato il legame tra il gene MaoA
e la capacità del cervello di reagire a dopamina e serotonina che inducono
stati di benessere.
Questo nelle sole donne.

Altri ricercatori della “State University” di New York , ci dicono che{{ il
sesso orale aiuta le donne a combattere la depressione e l’insonnia}}.
Lo sperma maschile rappresenta, secondo loro, il più naturale degli
antidepressivi e, per goderne i benefici, basterebbe praticare un po’ di sesso
orale. Il liquido seminale maschile conterrebbe sostanze in grado di
modificare positivamente l’umore femminile e, al contempo, combattere
attivamente l’insonnia.
Contenitore di serotonina, melatonina, cortisolo e ossitocina, lo sperma
sembrerebbe costituire un impareggiabile toccasana per la salute psicologica
delle donne.
La ricerca ha stabilito anche che le donne che riescono a mantenere una certa
stabilità sentimentale e che non usano alcun contraccettivo, godono di una
maggior rilassatezza interiore. Ciò avverrebbe in quanto la donna preferisce
rapporti che garantiscano un alto grado di fiducia e affidabilità nel partner,
legato al ruolo fondamentale di quest’ultimo nella riproduzione e nell’allevare
la prole.
Inoltre, le donne abituate ad usare precauzioni durante il sesso soffrirebbero
di disturbi depressivi più o meno nella misura di quelle che si astengono da
qualsiasi attività sessuale.

Perciò, i gay si rassegnino, perchè non hanno il MaoA ,mentre le lesbiche
possono trovare la serenità se assumono, possibilmente alla sera, prima di
andare a dormire, sperma maschile, come del resto si fa con una medicina che
non piace.
E,tutte quante, di giorno, invece di scendere in piazza a fare stressanti
manifestazioni, prendiamo la nostra dose di farmaci a base di dopamina e
serotonina e, di sera, invece di fare inutili riunioni, magari separatiste,
tutte a fare sesso orale , con relativa “bevuta”, con il proprio partner! A
proposito, la ricerca non ci dice qual è la quantità giusta. Siamo costrette a
fare a occhio e qualcuna sarà più fortunata e qualcuna meno. E quelle che ,
finora ,si sono astenute dal farlo perchè non lo gradivano, si mettano con
impegno in pari. Ne va della loro felicità!

Naturalmente quelle che ne hanno più bisogno sono quelle maltrattate,
mortificate, povere e oppresse.

Poi, {{mi raccomando}}, se volete “equilibrio” e “stare bene con voi stesse” non
date assolutamente retta alle femministe che predicano la gestione del proprio
corpo, l’uso delle precauzioni e degli anticoncezionali.
E, soprattutto, non vi date tante arie, è il maschio che dà la vita e educa la
prole come ci dice la ricerca americana!

E come la mettiamo con quelle che fanno poco sesso o non lo fanno per niente?
Che facciamo? le portiamo dallo psicologo , come si fa in Svezia? perchè
secondo questo {{modello di “normalità” }}
( e ci risiamo con la “normalità!) a diciotto anni devi aver avuto la tua
prima esperienza altrimenti rientri nel campo del patologico. E, invece, una
volta “non lo facevo per piacer mio, ma per dare un figlio a dio”! e ,oggi, si
deve fare tre volte alla settimana per rendere meglio sul lavoro!

Però, le ricerche di cui abbiamo parlato all’inizio, si inseriscono e
supportano la nuova vulgata che ora vogliono instillarci e che prevede la
ridefinizione dei ruoli e del ruolo della donna in particolare, la sua
“{{complementarietà}}” con il maschio, la sua dipendenza adorante perchè di lui non
può fare a meno, il ripristino di valori che sembravano appartenere, ormai, ad
un passato lontano e non più proponibili come la verginità, la maternità, la
dolcezza, la disponibilità…..La donna è, di nuovo, isterica ed insonne, come
nella società vittoriana, ed è necessaria la calma e la sicurezza del maschio,
oltre al suo sperma naturalmente, a rassicurarla.
Le gravidanze delle giovanissime non sono più un problema (certo nell’ambito
di una “sana storia d’amore”…!?!) e, anzi, i bambini si fanno più facilmente
da giovani! E’ tutto un inneggiare a fanciulle che si tengono il figlio sui
banchi della scuola!

Siamo in un momento di transizione in cui sopravvivono valori
socialdemocratici modello svedese, mentre comincia ad imporsi la lettura
neoliberista, di cui ora la socialdemocrazia “moderna” si fa paladina, e la
tendenza è quella di{{ far rientrare tutte nei ranghi}}, in una visione moralistica
della vita portata avanti da uno Stato che, ogni giorno di più, si configura
come Stato etico al servizio di un controllo sociale sempre più serrato che
passa, anche, attraverso l'”autocontrollo” della sessualità e della vita
privata.
E la trasgressione sessuale viene fatta sempre più percepire come
“rivoluzionaria” ottenendo così due risultati: una “normalità” vittoriana e una
trasgressione sessuale come soluzione ai desideri di liberazione e
all’insofferenza per la vita che viviamo.

Le regole sociali dipendono da categorie socio-culturali e dal modello
economico e le idee dominanti sono quelle della classe dominante.
Per battere le costruzioni teorico pratiche che ci vorrebbero imporre, non
bisogna farsi irretire nei dibattiti degli esperti, anche quando sono ammantati
da presunta scientificità, perchè il loro ruolo è di costruire categorie che
permettano di etichettare ogni comportamento degli individui.Quelle/i che non
rientrano in una presunta”normalità”, funzionale in quel momento al dominio,
devono essere recuperate/i e, nel caso questo non riesca, viene sancita la loro
esclusione.
La tendenza è quella di ridurre tutto ad un problema psichico, ormonale e di
ambiti del cervello.
{{Sei femminista? leggi questa società come ingiusta?}} ti ribelli? le motivazioni
sociali non c’entrano niente, basta assumere la medicina adatta e andare dagli
esperti!

La risposta alle ingiustizie sociali e alla violenza della società patriarcale
starebbe in farmacia.
{{La nostra risposta è, invece, autonomia, autodeterminazione, autorganizzazione
e autodifesa.}}

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