Impiegate offerte come premio di produzione, un concorso di bellezza con in premio un posto da cameriera, donne usate come vassoi per mettere in mostra i tramezzini in un bar: tanti episodi legati dal filo rosso dello svilimento del corpo femminile.Ci rivolgiamo alle donne e agli uomini che considerano la dignità e il
rispetto come requisiti fondamentali nella costruzione delle relazioni
interpersonali e dei rapporti che stanno alla base del vivere civile.

Vogliamo richiamare l’attenzione su episodi che la cronaca ha descritto di
volta in volta come nuove tendenze che vanno assestandosi nella quotidianità
o segnalato come situazioni stravaganti senza che destassero particolari
reazioni da parte dell’opinione pubblica: ci riferiamo al caso
dell’[impiegata offerta come premio di produzione->http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/186174_i_pi_bravi_a_letto_con_limpiegatabufera_sul_premio_di_produzione/] per incentivare il lavoro
straordinario dei colleghi maschi, al c[oncorso di bellezza organizzato da un
bar per mettere in palio un posto di cameriera->http://news.google.it/news/url?sa=t&ct2=it%2F0_0_s_0_1_aa&ct3=MAA4AEgAUAFgAmoCaXQ&usg=AFQjCNE_kjCGhRJ3-s9C6_GISJkSBWIJLg&cid=8797404804700&ei=j-aiTMDDKIPl_AbbgsoM&rt=SEARCH&vm=STANDARD&url=http%3A%2F%2Fcorrieredelveneto.corriere.it%2Fveneto%2Fnotizie%2Fcronaca%2F2010%2F6-settembre-2010%2Fmiss-cameriera-posto-palio-troppe-critiche-non-si-fa-1703705245659.shtml], al “[body food->6908]” proposto in un lap dance per vivacizzare l’ambiente.

Si tratta di episodi che hanno un denominatore comune, lo svilimento del corpo femminile e la sua riduzione a oggetto di consumo anche compiacente.

Ci è stato detto che in questo momento ci sono ben altri problemi, che di fronte alla crisi, alla disoccupazione, alla stessa barbarie di cui sono
vittime le donne e le bambine che subiscono violenza e/o vengono uccise, questi episodi risultano marginali, denotano cattivo gusto ma non vanno eccessivamente enfatizzati.

Riteniamo invece che sia necessario mobilitarsi perché questi episodi sono il sintomo di un arretramento generale della cultura e della sensibilità, segnali di un degrado che investe tutta la società civile, perché esprimono il riemergere e il dilagare di modelli pseudoculturali e di stereotipi del maschile e del femminile che pensavamo di avere superato.

Non ci riconosciamo nelle immagini del femminile plastificato che si tenta
di far passare come inevitabile prodotto del regime politico e televisivo
berlusconiano, né con le donne che rivendicano come scelta la possibilità di
utilizzare il proprio corpo come mezzo di scambio e di potere.

Vogliamo riprendere la parola per denunciare la distanza dei modelli
dominanti dalla vita delle ragazze e delle donne reali.
_ Vogliamo riaprire una discussione sulle pratiche femminili quotidiane, fatte
di autonomia, di resistenza, di libertà, espressione autentica della forza e
dell’intelligenza delle donne.

Per questo invitiamo donne e uomini a sottoscrivere questa lettera e a
lavorare per promuovere iniziative che contribuiscano a sensibilizzare
l’opinione pubblica e a diffondere modelli e comportamenti fondati sulla
dignità personale, sulla valorizzazione dei generi e sul reciproco
riconoscimento.

* immagine tratta dal sito {sprofondamente.splinder.com/archive/2008-06}