Oggi 1 febbraio a Venezia e il 4 febbraio, alla Casa internazionale delle donne di roma farà tappa Clorinde Zéphir, indomita haitiana che sta presentando in Europa un progetto di accoglienza delle ragazze rimaste orfane nel terremoto ed ora esposte ai pericoli della violenza sessuale, degli stupri.{{Chi è Clorinde Zéphir}} , l’ indomita donna di Haiti che le nostre
amiche della Wilpf italiana e inglese hanno avuto modo di
conoscere l’estate scorsa a Port-au-prince?
A Roma la conosceremo tra poco , sarà nostra ospite alla
Casa Internazionale delle Donne il 4 febbraio, grazie proprio
al grande impegno di Annalisa e Lorraine che di ritorno dallo
sfacelo del dopoterremoto si sono proposte di convincere Clorinde
a venire in Europa col suo {{progetto Enfofanm}} di accoglienza
delle ragazze rimaste orfane, offerte senza argini alle violenze e
agli stupri. Clorinde Zéphir- oltre che membro della Wilpf- è infatti da decenni
membro di Enfofanm, organizzazione che si colloca tra
le fondatrici della “Concertation Nazionale contre les violences
faites aux femmes”, un movimento che dopo anni di lavoro
produttivo ha recentemente rallentato la sua attività a causa
di divisioni interne.

Ci siamo messe in moto come sezioni europee della Wilpf per
organizzare un viaggio articolato tra i diversi paesi, incluso un
incontro con alcune parlamentari del Parlamento Europeo.
Non è stato facile concordare le date; un grande aiuto ci è venuto
dalla Société de Francophonie di Parigi che ha sostenuto la parte
più onerosa delle spese.
E {{Clorinde è ora in Europa}}! Anzi, la metà del viaggio è già alle sue
spalle..e con essa il colloquio con le parlamentari europee.

{{
Una lunga lettera inviataci da Clorinde nel mese di agosto}} in
risposta al nostro invito ha contribuito a farci un’idea della
sua persona, del suo impegno. Ci pare significativo presentarne
qualche passo in vista dell’incontro con lei di venerdì 4 febbraio.
“ Sì- scrive in francese-mi organizzerò per venire a parlare in
Europa- Solo una piccola riserva: devo tener presente il calendario
dei nostri politici che navigano a vista e che possono bloccare la
situazione e provocare tempi violenti… ci siamo avvezzi..”
A proposito del suo “piccolo”- come lei ama definirlo- progetto,
che affida alla WILPF per la diffusione, spiega l’enorme difficoltà
in cui si è trovata ad operare all’indomani del sisma essendo la
struttura dell’associazione ENFOFANM completamente
sprofondata . 23 anni di attività rischiavano di essere annullati
se non fosse stato fatto ogni sforzo per far fronte sia pure in un
piccolo appartamento al ricevimento del pubblico per la
consultazione della documentazione tratta in salvo.

“{{La perdita
di risorse umane è stata colossale}} –prosegue- 3 femministe di
Enfofanm sono perite nel terremoto, e 4 membre del direttivo sono
partite per il Nord America.. Senza contare tutte quelle tra noi
perse sul terreno di un capitale interiore che non si rimette in piedi
da questa catastrofe naturale e soprattutto da questa ‘guerra’
sociale permanente che si presenta in varie forme..Quanto alle
risorse materiali, credo che tutti e tutte coloro che invocano la
trasparenza degli aiuti abbiano ragione. Noi siamo quasi tutti e
tutte nel mezzo di condizioni materiali palesemente senza un domani.

A ciò si devono aggiungere, e la cosa non può non riguardare in
qualche misura anche noi membre della WILPF, {{relazioni Nord-
Sud sempre più complesse}} e-occorre dirlo- sempre più subordinate
a “deviazioni”, relazioni subordinate a una “politicizzazione”,che
trovo francamente estenuante, per non dire demoralizzante; e
relazioni Sud-Sud ugualmente complesse : pensate- come
ho detto alla recente Marcia di Montreuil- che il Brasile
ha la direzione della MINUSTHA ( forza di garanzia di
sicurezza delle NU), ma le nostre armi sono ugualmente
di fabbricazione brasiliana senza che a noi sia possibile-
ovviamente- conoscere l’entità di questo traffico, nonostante
che la maggior parte delle violenze sia perpetrata a mano
armata. Il disarmo non è stato mai preso sul serio!”

“Tra le altre- prosegue Clorinde-l{{a nostra grande
preoccupazione è che noi dobbiamo contemporaneamente
fare previsione, proteggerci e agire}}. Concordo con chi
nella WILPF sostiene la necessità di una saldatura tra
le “idee-valore e la prassi”: Non si è mai abbastanza prudenti,
soprattutto quando si tratta di destinare aiuti a migliaia di
chilometri di distanza in situazioni drammatiche, insieme
complicate e complesse…ma io credo- nel caso di Enfofanm-
di poter rispondere che noi, sebbene abbiamo le medesime
preoccupazioni,{{ in questo momento abbiamo bisogno di aiuti
per le nostre azioni, se no moriamo!}} E non riusciremo a portare
nella quotidianità alcun aiuto alle donne negli orfanotrofi e
nei campi di raccolta di chi non ha più un tetto…”

La lettera si conclude con{{ una nota pessimistica sullo scenario
politico di Haiti. }} La previsione di un sostegno di ONU e USA
a un candidato alla presidenza di un paese già affondato nel
baratro, prevedibilmente legato al favore popolare più retrivo,
sulla scia dei comportamenti di Aristide, significa, a suo giudizio,
continuare sulla via delle violenze, in particolare sulle giovani
donne. “Una prospettiva spaventosa. Contro la banalizzazione
di questa violenza un documento di MADRE ricorda che {{Haiti
ha una popolazione per la metà non superiore ai 20 anni con
una speranza di vita di 55 anni}} ( 20 di meno della contigua S.to
Domingo, e 30 di meno rispetto alla Francia per quanto riguarda
le donne.)
Se pensiamo che la lettera di Clorinde è del mese di agosto, le
sue parole suonano in qualche modo profetiche: {{le violenze
sono comunque in agguato}}, in quanto determinate da personaggi
che- a prescindere dalla loro vittoria elettorale- saranno
comunque presenti nella competizione.
Proprio per questi segnali, Clorinde auspica “mille volte” che
gli aiuti al suo progetto provengano anziché dalle{{ agenzie dell’Onu}}
dall’intermediazione delle Ong “anche se- sono le sue parole-
la partecipazione delle Nazioni unite può garantire l’estensione del progetto
a un numero più vasto di orfanotrofi. Ma per la garanzia dei
valori che ci sono cari, tra cui prioritaria è l’autonomia
nella creazione del progetto, noi preferiamo che esso sia
un progetto EnfofanmWilpf”.

La lettera di Clorinde-lo ricordiamo- è del mese di agosto.
Nell’incontro di {{venerdì 4 febbraio alla Casa Internazionale
delle donne di Roma ( ore 17}}) Clorinde ci parlerà di ciò
che nel frattempo è accaduto e sta accadendo ad Haiti:
{{dall’intricata questione degli aiuti alla vicenda politica delle
elezioni presidenziali, alle previsioni di aiuto al suo coraggioso
progetto}} raccolte ( ci auguriamo) nel suo viaggio europeo.

Antonia Sani- presidente Welpf Italia

immagine: da unimondo.org