Qui di seguito la lettera inviata dall’Associazione Orlando, associazione femminista bolognese, alle giornaliste dell’Unità denunciate dal Presidentedel Consiglio Berlsuconi, e pubblicata sul magazine “ServerDonne”(www.women.it), voce autonoma di donne sul Web.”Noi donne dell’Associazione “Orlando”, in gruppo e individualmente, abbiamo da subito sottoscritto documenti e appelli che denunciano: la confusione perversa tra ambito pubblico e privato, lo scambio e il commercio sessuale introdotti nella sfera politica dal Presidente del Consiglio Berlusconi; il rovesciamento di senso delle politiche di sostegno alla rappresentanza femminile; la rappresentazione degradata delle donne che domina da tempo nelle televisioni, a partire da quelle di sua proprietà; il controllo dei media, l’intimidazione delle voci di opposizione e il pericolo per la democrazia che tutto ciò porta con sé.
Abbiamo avviato un’analisi di che cos’è oggi la politica e di che spazio vi hanno le donne, abbiamo iniziato anche una ricerca di forme di azione efficaci. Lo abbiamo fatto leggendo e dialogando con le molte donne autorevoli che su giornali, sul web e nei luoghi pubblici riaffermano la libertà, l’autonomia, la dignità di tutte noi, i principi della democrazia, il diritto al dissenso e alla partecipazione attiva alla cosa pubblica.

Per questo esprimiamo la nostra solidarietà alla direttrice dell’Unità, Concita De Gregorio, alle giornaliste Natalia Lombardo, Federica Fantozzi e Maria Novella Oppo e alla scrittrice Silvia Ballestra, denunciate per aver esercitato il loro dovere e diritto di critica.

Le ringraziamo per lo spazio che hanno dato alle voci di donne nel loro giornale, l’Unità, oggi sotto attacco come altri. Le donne in questo momento pericoloso per molti sono particolarmente colpite: nella loro immagine pubblica, nelle loro libertà personali – basti pensare alle reazioni del governo all’autorizzazione alla commercializzazione della RU486 da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco -, nel lavoro, nel già scarso sostegno del welfare.

Il potere del Presidente del Consiglio Berlusconi non è innocente, ma è costruito affidandosi in larga parte all’uso spregiudicato e poi al dominio diretto e incontrastato dei media. Fatti e azioni che preoccupano una parte rilevante dell’opinione pubblica italiana, ma anche europea e internazionale,non sono neppure menzionati nelle televisioni pubbliche e private e nei media asserviti.

Concordiamo perciò con quante, singole o associazioni, già hanno chiamato le donne ad azioni pubbliche comuni e ad azioni diverse e combinate in una vera campagna.Non c’è il silenzio delle donne. Occorre invece rompere il silenzio dei media utilizzando tutti gli spazi, mediatici, virtuali (Internet) e fisici (piazze, luoghi simbolici del potere, centri delle donne e luoghi di aggregazione civica).

Partiamo da quelli di cui già disponiamo, come questo SeverDonne da cui parliamo, e a cui possiamo o vogliamo accedere. Vogliamo collaborare a costruire un discorso pubblico alternativo a quello berlusconiano che sappia mettere al centro le importanti e innovative visioni elaborate dalle donne nelle loro pluridecennali tradizioni politiche e che finora hanno avuto scarso ascolto e riconoscimento.

Per farlo vogliamo insistere a darci l’un l’altra visibilità e autorevolezza, com’è nella pratica del femminismo a cui l’Associazione “Orlando” si allaccia, al di là degli steccati che potrebbero dividerci. È opportuno agire anche sul piano giuridico, come già hanno iniziatole parlamentari Paola Concia e Donata Gottardi, denunciando Silvio Berlusconi alla Corte Europea di Strasburgo “Per le continue e ripetute dichiarazioni di disprezzo per la vita e la dignità delle donne”.

Concita, Natalia, Federica, Maria Novella e Silvia , vi siamo accanto in questo tempo difficile in cui ci troviamo ad agire la nostra libertà e responsabilità di essere donne. Associazione “Orlando”