L’UDI di Modena sul caso della semilibertà concessa all’assassino di Giulia Galiotto
Comunicato stampa della presidente dell’UDI di Modena:
Rito abbreviato, delitto d’impeto al posto di un ragionevolmente evidente delitto premeditato, la buona condotta, la mediazione penale e l’azione riparativa risarcitoria (parte costitutiva della sentenza) ribaltata in “volontaria” e ridicolizzata perché applicata a suo esclusivo vantaggio: tutto questo è violenza istituzionale e vittimizzazione secondaria.
Vittime due volte di una giustizia che non può darsi con queste premesse.
UDI Modena ritiene che certe misure, che definire garantiste nei riguardi dell’autore di femminicidio è troppo poco, non possano essere previste per reati di tale gravità, che non devastano la vita soltanto di chi viene ammazzata, ma anche dei familiari che sono costretti a fare i conti con l’enorme perdita quotidianamente e per sempre. Risparmiamo loro almeno la beffa di non accontentarci di aver procurato loro il danno con questa nostra società patriarcale a oltranza e che da questi messaggi contraddittori e minimizzanti del femminicidio esce fortificata.
Siamo e resteremo a fianco di Giovanna Ferrari perché “per ogni donna offesa, siamo tutte parte lesa”.
Serena Ballista, Presidente UDI Modena