Su iniziativa delle Madres de Plaza de Mayo, con la collaborazione del Sima (Solidarietà italiana con le madri di Plaza de Mayo) una trentina di donne di associazioni dei cinque continenti (una ventina di paesi) sono giunte a Roma per il II incontro internazionale Mujeres en lucha (22-25 ottobre)Un incontro di confronto delle esperienze che ha come obiettivo principale la costruzione di una rete di collegamento internazionale e si concluderà con la stesura di un documento di sintesi (“una carta di intenti”) da presentare a tutti i governi e le organizzazioni internazionali. _ Il 26 ottobre, a Bruxelles, sarà consegnata alla vicepresidente del Parlamento europeo, Luisa Morgantini
“Poiché c’è chi, con tanta efficacia, semina la morte, noi in quanto donne, seminiamo la vita. Questo è il nostro impegno. Mettiamoci al lavoro”. Così chiudeva la dichiarazione finale del {{I incontro internazionale di “madri in lotta”, svoltosi a Parigi nel ’94}} con la partecipazione di 17 associazioni convocate anche allora dalle Madres de Plaza de Mayo. Sono passati tredici anni, un periodo lungo, perché organizzare un incontro del genere comporta sforzi economici notevoli, e questa volta è stato possibile per il patrocinio e il contributo di molte istituzioni locali (Regioni, Province, Comuni). L’incontro si svolge a Roma sotto l’egida del Senato della Repubblica (nella biblioteca G. Spadolini) e della Camera dei deputati (giovedì mattina incontreranno il presidente Bertinotti) ma altre iniziative si sono svolte nei giorni precedenti in altre parti d’Italia. Dopo la prima giornata aperta al pubblico, le Mujeres en lucha tornano a {{incontrare le altre donne il 25 sera alla Casa internazionale delle donne}} che ha dato il suo sostegno all’iniziativa.

L’elenco dell’associazioni invitate è stato messo a punto sulla base dei contatti delle Madres e del comitato promotore italiano; prevista dagli Usa la partecipazione di Cindy Sheenan (“peace mom). Alcune delle associazioni presenti erano già presenti a Parigi, tutte sono associazioni che vengono da zone del mondo dove – per usare le parole di Hebe Pastor de Bonafini presidente delle Madres de Plaza de Mayo, le donne “che sono state {{vittime di violazioni dei diritti umani a causa di guerre, dittature o fondamentalismi}} …sono venute autonomamente elaborando strumenti e metodi di lotta specifici, in funzione dei differenti contesti politico-economici, sociali e culturali…hanno sperimentato e messo in essere – ciascuna a modo proprio, ma con molti elementi comuni – {{una modalità di lotta, una capacità di organizzarsi, di opporsi, di rivendicare le proprie ragioni e di costruire progetti che ha saputo affermare la forza della vita contro la morte}}”. E’ proprio in ragione di ciò che le donne chiedono di essere presenti ai tavoli della politica, i microtavoli dove si sperimentano reali azioni di pace e di giustizia. Afferma Luisa Morgantini nella sua lettera di saluto all’incontro: “Non c’è dubbio che le nostre lotte devono contribuire a cambiare le Istituzioni e a fare in modo che siano sempre più portatrici della nostra diplomazia dal basso”.

L’obiettivo è dunque {{un confronto fra donne anche per cambiare le prassi politiche nel mondo}}.

Di seguito pubblichiamo l’elenco delle associazioni presenti (se c’è, ne diamo l’indirizzo del sito) che mostra lo spettro di situazioni di lotta ed impegno da cui provengono.

Argentina – Madres de Plaza de Mayo (www.madres.org)

Afghanistan – Rawa (www.rawa.org)

Algeria – Association Defense et promotion des Droits des Femmes

Bolivia – Mujeres Creando (www.mujerescreando.com)

Bosnia Erzegovina – Associazione Donne di Srebrenica profughe a Tuzla;
Fondazione Cure (www.fondacijacure.org )

Brasile – Movimiento Sem Terra (www.mst.org.br)

Colombia – Mujeres de la Ruta pacifica (www.rutapacifica.org.co)

Egitto – Cewla Center for the Egiptian Women’s Legal Assistance (www.cewla.org)

Guatemala – Associacion Nacional para los Derechos Humanos;
Sedem Seguridad en Democracia (www.sedem.org.gt)

Iraq – Orphan Charity Society

Iran – Wafe Women against Fundamentalism and for Equity

Israele – Women in black (www.womeninblack.org)

Italia – Associazione donne contro la mafia

Marocco – Association Marocaine pour les Droits des Femmes

Messico – Centro de Derechos Humanos de las Mujeres AC

Nicaragua – Colectivo de Mujeres de Matagalpa (www.cmmmatagalpaorg.net)

Palestina – Jerusalem Center for Women (www.j-c-w.org)

Pakistan – Simorgh Women’s Resources & Publication Centre

Repubblica araba del Sahara – Uniòn nacional de Mujeres Saharauis

Rwanda – Nyamirambo Point d’appui

Serbia – Zene u crnom (donne in nero, www.zeneucrnom.org)

Somalia – IIDA Women’s Development Organization

Per ulteriori informazioni, contattare il Comitato promotore: Cinzia Tosi ale-j@libero.it; Giovanna Cardarelli giovanna.cardarelli@tin.it