E’ ormai consuetudine per l’Istat, l’isituto nazionale di statistica, elaborare dati e linee di tendenza dal mondo delle donne in occasione dell’8 marzo.Quest’anno, il sito dell’istituto ha diffuso una “nota informativa” [8 marzo: giovani donne in cifre ->http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20110308_00/testointegrale20110308.pdf]che in quattro cartelle riassume molti dati sull’universo di donne fra i 18 e i 29 anni (3 miliioni e 865 mila donne), suddivisi in venti punti i cui titoli danno già un panorama della situazione.
Eccoli:
_ le giovani donne vivono con i genitori in maggioranza, ma meno dei giovani;
_ più donne che studiano e con livelli di istruzione più alti:
_ nell’occupazione sempre più svantaggiate:
_ più occupazione a tempo determinato rispetto ai colleghi;
_ più donne in part time, in maggioranza non scelto;
_ titolo di studio più elevato rispetto al lavoro svolto;
_ sono più numerose dei maschi le giovani che non lavorano e non studiano;
_ più disoccupate le giovani donne;
_ più lavoro familiare e meno tempo libero per le giovani;
_ leggere libri piace di più alle giovani donne;
_ le giovani visitano più musei, mostre e monumenti;
_ le giovani vanno di più a teatro;
_ le giovani vanno molto al cinema come i loro coetanei;
_ la musica classica piace ai giovani, sia maschi che femmine:
_ anche la radio è seguita da tutti, ma alle giovani piace di più;
_ le giovani utilizzano molto le nuove tecnologie;
_ l’uso di internet: un fenomeno giovanile di massa;
_ le giovani vanno meno in discoteca dei loro coetanei;
_ … e bevono meno alcol;
_ fanno e vanno a vedere meno sport dei loro coetanei;