In tutta Italia   è importante presentare presso tutti i Tribunali, presso tutte le Questure, presso tutte le Prefetture, esposti che segnalino i reati commessi dai ministri responsabili di istigazione all’odio razziale ed alla persecuzione razzista e religiosa, di omissione di soccorso, di violazione della Costituzione, e degli ulteriori reati che l’autorità giudiziaria potrà accertare. E’ per questo che è stata  scritta la lettera alla Commissaria Europea On. Vera Jurova (da Azione non violenta)

Alla Commissaria europea alla Giustizia

on. Vera Jourova

Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento

Gentilissima on. Jourova,
le segnalo quanto segue:
– che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
– che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
– che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto “decreto sicurezza”) intende introdurre nell’ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta’ giuridica e il diritto internazionale.
Tutto cio’ le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,

Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo (Italia), 23 ottobre 2018

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532,   mail: centropacevt@gmail.com

Vera Jourova cominciò il suo percorso politico nel 2003, quando entrò nel Partito Socialdemocratico Ceco (ČSSD) e fu nominata vice-ministra per lo sviluppo regionale, a capo della Sezione per l’integrazione europea, incarico che mantenne fino al 2006. Le sue competenze includevano la guida della delegazione ceca nel negoziato con la Commissione europea e la Banca europea degli investimenti per i fondi europei e la loro gestione, una volta ottenuti. Nell’ottobre 2006 fu accusata di aver accettato una tangente di due milioni di corone ceche da Ladislav Péťa, sindaco di Budišov, per ottenere dei finanziamenti dell’Unione europea per la ristrutturazione del castello situato nel suo comune. Per questo passò oltre un mese in carcere in attesa di giudizio; le indagini su di lei si chiusero nel 2008, quando la polizia accertò che la presunta corruzione non era mai avvenuta.  Nel 2006 lasciò il ČSSD e nel 2009 aderì al Partito Democratico Europeo (EDS) per il quale si candidò senza successo alle elezioni europee del 2009 e alle elezioni parlamentari del 2010. Dopo queste due sconfitte abbandonò l’EDS. Dal 2011 aderisce ad ANO 2011, movimento politico di cui è diventata vicepresidente nel 2013. Il 26 ottobre 2013 è divenuta membro della Camera dei Deputati della Repubblica Ceca, a seguito delle elezioni parlamentari. Il 29 gennaio 2014 è stata nominata ministro dello sviluppo regionale nel governo Sobotka, incarico che ha conservato fino all’8 ottobre successivo. Il 10 settembre 2014 è designata come commissaria europea della Repubblica Ceca in seno alla commissione Juncker, in cui le è stato affidato il portafoglio per la giustizia, la tutela dei consumatori e l’uguaglianza di genere.