Sono nell’atrio del Castello Manservisi. C’è un via vai di giovani, chi ha in mano un violino, chi una tromba, chi un flauto. Siamo nel bel mezzo della scuola estiva di musica. Alle pareti le riproduzioni dei quadri di Lorenza Mazzetti.l2

C’è il ritratto dello zio Einstein che si dondola su di una altalena, c’è lei da bimba che tiene un gatto tra le braccia , ci sono i soldati delle SS tutti neri. I lavori della Mazzetti sono stati esposti al Castello Manservisi  cinque anni fa dopo essere stati presentati a Roma nel Complesso del San Michele. Poi, nel 2012  la mostra viene riproposta a Mantova.

l1Sono più di 80 quadri che raccontano un momento molto triste della vita di questa donna che si è salvata dalla furia nazista solo perché le era stata regalata una collanina con un crocifisso. Credendola cattolica la risparmiarono. Una storia che si portò dietro per tutta la vita,  solo nel 2010 decise di disegnarla e lo fece in modo ironico, colorato,  un po’infantile. Come se… li avesse dipinti allora.   l5 Solo lei si salvò, tutti gli altri vennero fucilati. Ha raccontare la propria vita è stata la stessa Mazzetti che, con il suggerimento di Zavattini, pubblicò negli anni Sessanta  Il cielo cade. Recentemente ha dato alle stampe anche Diario londinese. Molti suoi lavori sono stati ristampati da Sellerio. Lorenza Mazzetti non si piange addosso, si sente responsabile del proprio futuro.l3

Parte per Londra dove viene ammessa alla Slade School of Fine Art. Girò due film e, pur avendo rubato le attrezzature riesce ad avere il plauso dei suoi compagni e degli insegnanti. Così viene invitata da alcuni registi suoi coetanei Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson a fondare il movimento d’arte contemporanea Free Cinema Movement. Subito dopo aprirono  una casa di produzione ed organizzarono un festival. Festival che raggiunse poi Porretta Terme, ora comune Alto Reno Terme,  dove si trova il  Castello Manservisi. E’ qui che Lorenza Mazzetti tornò con i suoi 80 quadri.  Non potete immaginarvi la sua felicità nel vedere allestita tra i vecchi arredi del Castello la sua mostra. Che bello – disse – mi sembra di essere proprio tornata nella vecchia villa degli zii. Qui, questi miei lavori sembrano collocati  nel posto giusto.

Così dopo tanta vitale creatività ecco che a Venezia viene presentato l’8 settembre Perché sono un genio!Lorenza Mazzetti  diretto da Steve Della Casa e Francesco Frisari con musiche di Ratchev&Carratello alla mostra del cinema di Venezia nella sezione classici