Crediamo in un’amministrazione pubblica attenta ai bisogni di tutte le donne e gli uomini che vogliono una città da vivere e da partecipare con il desiderio e la consapevolezza di esserne protagoniste/i. Per debellare gli stereotipi, i pregiudizi e le discriminazioni, contro il maschilismo, il razzismo e la lesbo/trans/omofobia. {{[Altra città->http://www.altracitta-listadonne.com/] si fa carico delle differenze, e adotta il Bilancio di Genere}}, come uno tra gli strumenti per promuovere un’ottica di genere in tutti gli ambiti dell’amministrazione comunale.

{{Riconosce la natura culturale e politica della violenza maschile sulle donne}} e si impegna per contrastarla con politiche efficaci e trasversali.

{{Riconosce il valore della storia laica e antifascista di Bologna}}. Si impegna per una città che sappia inventare nuove forme di deliberazione e comunicazione politica e di rapporto tra chi sta dentro e chi sta fuori le istituzioni. Vuole fare di Bologna un laboratorio di pace e sperimentare soluzioni non violente dei conflitti, accogliere chi fugge dalla violenza e dalla guerra.

{{Altra città crede che il Pianeta non sia Terra di rapina e conquista}} ma la CASA di tutti gli esseri viventi

Daremo l’esempio, amministreremo con oculatezza e senza privilegi esercitando controlli rigorosi contro gli sprechi, difenderemo l’ambiente come questione vitale per la salute di tutte/i/*, e perché è la vera ricchezza delle generazioni future.

{{Altra città}} vuole che il diritto alla salute sia veramente garantito a tutte/i/*. Nessuno deve rimanere senza cura.

{{Altra città}} intende realizzare un'{{assistenza domiciliare capillare qualificata}}. Per le donne migranti che svolgono assistenza domiciliare, spesso in condizioni di invisibilità, ricattabilità, mancanza totale di diritti, noi chiediamo l’emersione dal lavoro nero e il riconoscimento come figure professionali specializzate. Il Comune deve farsi carico di stimolarne e sostenerne la regolarizzazione, inserendone le prestazioni nella rete dei servizi sociali e supportandone il costo.

{{Altra città}}garantirà l’{{applicazione della legge 194}} e l’accesso alla pillola del giorno dopo, nel rispetto dell’autodeterminazione delle donne.

Vogliamo promuovere una diversa gestione sanitaria del disagio psicologico.

{{Altra città}} ritiene che le bambine e i bambini siano ricchezza e parte attiva dell’intera società e per questo {{ci prenderemo cura di loro ispirandoci alla Carta europea dei diritti del bambin}}o. Intende inoltre investire nella costruzione e nella manutenzione di asili nido ed edifici scolastici, e promuove forme innovative di collaborazione tra genitori e scuola dell’infanzia e primaria.

{{Altra città}} ritiene {{fondamentale il ruolo della popolazione anziana}}, portatrice di esperienze, conoscenza e memoria.
_ Altra città stimola la {{collaborazione e la partecipazione nelle relazioni tra anziane/i/* e giovani generazioni}}. Aumenta i luoghi di socializzazione, promuove le relazioni sociali e gli scambi culturali. In questo modo si possono trasmettere e recuperare antichi mestieri e promuovere diverse forme di cooperazione.

Vogliamo riqualificare i servizi sociali rivolti agli anziani non autosufficienti o con problematiche, per una vecchiaia vissuta serenamente e non come una condanna.

{{Altra città}} dice {{sì al potenziamento del trasporto pubblico}} esistente (ATC), al completamento del sistema ferroviario metropolitano e all’abbassamento delle tariffe.
_ {{Altra città}} dice no alla realizzazione di opere quali CIVIS, metro, passante nord. L’eliminazione dei costi di queste opere libererà risorse per interventi necessari a tutti gli abitanti di Bologna, invece di rispondere agli interessi di pochi privati.

Bologna da sempre è stata un laboratorio culturale e politico all’avanguardia in Italia ed Europa, deve ritornare ad essere tale.
_ {{Altra città}} valorizza e potenzia il patrimonio culturale esistente, sostiene i suoi cinema e teatri, promuove idee, saperi e creatività delle giovani e di tutte/i/*. Gli eventi culturali devono essere fruibili e a prezzi contenuti per tutto l’anno.

{{Altra città}} propone l’adozione di spazi – piazze, strade e giardini – da parte di associazioni e cooperative di giovani. Convinte della possibilità di trovare soluzioni ascoltando i bisogni di tutte/i/* promuoveremo incontri e confronti fra associazioni giovanili studentesche e abitanti delle zone di maggiore movimento serale e notturno, per stimolare la responsabilità reciproca e la ricomposizione del tessuto sociale.

{{Altra città}} contribuisce alla creazione di posti di lavoro attraverso la riqualificazione urbana. Dalla ripavimentazione di strade, alla definitiva soppressione di barriere architettoniche, alla creazione di vere piste ciclabili capillari e ramificate in tutta la città, all’incremento della pulizia di strade e portici. Alla dotazione di bagni chimici, panchine e fontane e estendendo l’illuminazione pubblica, utilizzando nuove tecnologie che salvaguardino l’ambiente.

{{L’ambiente sarà il volano per la nuova economia}} e per la creazione di nuovi posti di lavoro.
_ Lavoreremo per la {{riconversione energetica di tutta la “macchina” comunale}}, attraverso l’adeguamento degli edifici pubblici a parametri eco-sostenibili, con l’obiettivo dell’autosostentamento energetico. La gestione del territorio deve essere partecipata e volta alla razionalizzazione degli spazi esistenti.
_ Dove sia strettamente necessario costruire pretenderemo il {{rispetto dei criteri della bio-edilizia}}, l’obbligo della certificazione ambientale, e la condivisione della progettazione urbanistica con gli abitanti. Introdurremo requisiti ecologici nelle forniture dei beni e dei servizi, e la raccolta differenziata porta a porta, incentivando una drastica riduzione della produzione di rifiuti. Questo significa, da una parte, tenere conto dell’impronta ecologica del Comune e, dall’altra, realizzare campagne di sensibilizzazione rivolte a tutte/i/*.

{{Altra città è contraria alla privatizzazione dell’acqua}}.

{{Altra città}} vuole {{trasparenza nel mercato degli affitti}} e il censimento delle case sfitte. Promuove il recupero del patrimonio abitativo pubblico con forme di assegnazione e ristrutturazione o autoristrutturazione.

{{Altra città}} crede nella partecipazione, promuove il decentramento di funzioni e risorse ai quartieri, e un progetto di spazio pubblico non solo vivibile ma desiderabile.

{{Altra città}} intende {{stabilizzare coloro che lavorano con contratti precari all’interno dell’amministrazione comunale}}.
Si impegna a non erogare finanziamenti sotto qualsiasi forma a imprese che non garantiscano il mantenimento delle produzioni in loco, salvaguardando i posti di lavoro e la sicurezza negli stessi.

{{Altra città}} interviene positivamente nelle situazioni di crisi e di povertà utilizzando risorse finanziarie e l’acccesso agevolato ai servizi per evitare ghettizzazioni ed esclusioni.

{{Altra città}} si impegna a{{ favorire l’accesso dei migranti ai servizi attraverso l’istituzione di specifici sportelli}} in tutti i quartieri, e sostiene il passaggio delle pratiche di regolarizzazione dalle poste agli sportelli anagrafe.

{{Altra città}} si impegna a {{rispettare i diritti degli animali}}, che sono parte integrante nella relazione affettiva delle persone, dedicando loro spazi vivibili e finanziando le associazioni senza scopo di lucro che si occupano della loro salvaguardia.

Un’amministrazione pubblica ha il dovere di stimolare nelle/i abitanti il desiderio e la consapevolezza di essere protagoniste/i/* di una città attenta, viva e partecipe ai bisogni, alla cultura e al piacere di ogni persona.

{{Una città differente. Un’altra città}}

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Via Polese 29 Bologna