Con un coltello ha sfregiato la moglie con l’intenzione di ucciderla, la donna
voleva dire basta ad una relazione violenta segnata da continue minacce. Giorgio
Emanuele Gallina, di 58 anni è stato arrestato in flagranza di reato, aveva
precedenti penali ed aveva mostrato atteggiamenti persecutori verso la moglie.L’uomo ha fatto irruzione nel lavasecco di Via Andrea Costa a Bologna, dove lavorava
la moglie e ha ferito anche la titolare del negozio, di 68 anni, che aveva cercato
di difendere la sua dipendente.
_ La donna, che ha tre figli, è ora ricoverata
all’Ospedale Maggiore insieme alla titolare, è stata fortunosamente salvata
dall’irruzione nel locale di altre persone.

Si tratta dell’ennesima aggressione finalizzata a uccidere, nella nostra regione
dall’inizio dell’anno sono state già undici le donne uccise in ambito di violenza
domestica.

{{{Femicidi avvenuti in Emilia-Romagna nel 2011}}}

1) Noceto (PR): 23 gennaio, Emilia Cosmina Burlan, (20) rumena, strangolata da un
cliente abituale italiano che si era invaghito di lei, ma lei non voleva fidanzarsi
con lui.

2) Bologna: 6 febbraio, Ilham Azounid (32) e del suo bambino (2) per mano del marito
italiano dal quale si era separata. Aveva chiesto aiuto alla Casa delle donne di
Bologna.

3) Rimini, 27 febbraio, Elena Catalina Tanasa (25), morta dopo due giorni di agonia
dopo essere pestata dal fidanzato. Si era rifugiata nell’appartamento dell’amica
perché era stanca di essere picchiata.

4) Cesena: 9 marzo, Stefania Garattoni, (21) studentessa, uccisa del suo
ex-fidanzato italiano con 5 coltellate. Continuava a non accettare la conclusione
della loro relazione.

5) Carpi: 22 marzo, Giuseppa Caruso, (45) marito è stata uccisa a coltellate dal
marito. Ha dichiarato di essere molto geloso soprattutto dopo averla vista parlare,
circa un mese fa, con un ex fidanzato.

6) Baricella (BO), 2 aprile, Camilla Auciello, ( 35) è stata uccisa a martellate e
con colpi di forbici dal convivente.

7) Varano Melegari (PR), 7 aprile, Gouesh Woldmichael Gebrehiwot, (24) somala,
lavorava in un night; è stata uccisa da due colpi di pistola sparati da un operaio
della Barilla perchè la ragazza ha deciso di lasciarlo. La getta in una vasca di
cemento e poi scava la sua fossa con un escavatore, due metri sotto terra.

8) Crevalcore (BO), 26 aprile, Maria de Assis Johnson, (50) uccisa da suo fidanzato
italiano che poi si è suicidato.

9) Vignola (MO), 28 aprile, Anna Teresa Urbaiak, (48) badante ucraina stuprata e poi
accoltellata da un suo conoscente brasiliano

10) Serramazzoni (MO), 19 giugno, Barbara Cuppini, (36) dirigente della Ferrari di
Maranello, è stata accoltellate dall’ex convivente italiano.

11) Reggiolo (Reggio Emilia), 5 settembre, Beatrice Mantovani, (34) fucilate dal
marito dal quale si stava separando. Il marito dopo si è suicidato.

Chiediamo con forza alle istituzioni che questo massacro venga fermato, attraverso
forme di adeguata prevenzione e di protezione alle vittime di violenza di genere, in
particolare a quelle ad alto rischio di omicidio.
_ Da anni ci battiamo sulla raccolta
dati e sulla divulgazione del fenomeno del femicidio: condurre campagne di
educazione al rispetto delle differenze e sulla prevenzione della violenza è
assolutamente urgente e necessario nel nostro paese, dove si sconta un ritardo di
politiche di genere enorme rispetto ad altri stati dell’Unione Europea.