26 settembre alle ore 16.00

Sala Carla Lonzi, Casa internazionale delle donne, via della Lungara 19, Roma.

IN BASE ALLE NORME VIGENTI ANTI-COVID I POSTI DELLA SALA SONO LIMITATI A 48 PERSONE. BISOGNA QUINDI COMUNICARE PER TEMPO LA PROPRIA PARTECIPAZIONE FINO AD ESAURIMENTO POSTI. PER PRENOTARSI INVIARE UNA MAIL A patriziasalierno@virgilio.it (presidente Progetto Ruanda onlus)

Tre giornate: avevamo iniziato lo scorso 22 febbraio con la prima giornata dedicata alla Bosnia ed Erzegovina, alle conseguenze della guerra, e in particolare degli stupri di guerra, nella ex Jugoslavia, dove ancora la pace è fredda, le separazioni etniche una eredità e una realtà pesante.
Abbiamo poi dovuto interrompere per la pandemia e ora riprendiamo.

La seconda giornata, il 26 settembre, parleremo del Kosovo, dove gli stupri della guerra riemergono nella coscienza collettiva superando i silenzi e le vergogne individuali, così come dimostra il video che riprende l’installazione nel campo sportivo di Pristina di migliaia di vestiti appesi a dei fili trasversali donati a sostegno delle donne vittime di stupro; e la storia del Ruanda, il Paese delle donne, che dopo il genocidio dei Tutsi hanno ricostruito il loro paese.
Affronteremo questi temi con film e con le voci delle testimoni e delle protagoniste delle lotte di ieri e di oggi.

Turchia, Kurdistan, Nigeria, Darfur, Cile.. . sono tanti i teatri di guerra e di stupri di guerra aperti, che affronteremo con altre iniziative, ma non potevamo non affrontare da subito le violenze che subiscono le donne migranti, nel “viaggio”, nei campi di concentramento libici, turchi e greci, nei centri di detenzione europei.

Si tratta dunque di eredità attuali e di tragiche attualità; lì dove non si dimentica il passato e si ricostruisce il futuro le donne sono protagoniste in prima fila. Lì dove la loro soggettività è repressa con la violenza c’è bisogno di imporre il rispetto dei diritti umani con una azione istituzionale e politica incisiva nei vari scenari di detenzione, torture, ricatti, tratta.

Quindi, a conclusione delle nostre tre giornate, il 17 ottobre, ci sarà la presentazione di un documento conclusivo con alcune richieste molto chiare: protezione internazionale per le migranti vittime di stupro e violenze; risarcimenti alle donne vittime degli stupri di guerra, riconoscimento delle problematiche e dei diritti delle figlie e dei figli degli stupri. Interloquiremo con autorità italiane, europee e internazionali, chiederemo il loro impegno, con il sostegno delle associazioni e del volontariato.

 Sabato 26 settembre  ore 16 – KOSOVO. RUANDA. IL RISCATTO

Ore 16 Prima parte: KOSOVO
⦁ Proiezione del film “Pensando a te”, l’installazione dell’artista Alketa Xhafa Mripa. Attualità della vicenda Kosovo contro la violenza alle donne nelle guerre e nelle migrazioni. (produzione Shortcut, sceneggiatura di Anna Di Lellio e Fitim Shala, regia di Fitim Shala)
⦁ Intervengono l’Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo Lendita Haxhitasim,  l’artista Alketa  Xhafa  Mripa e Anna Di Lellio, sceneggiatrice
Monologo “Perché io ho vinto” dell’attrice Nela Lucic (Comunità della Bosnia ed Erzegovina a Roma “Bosnia nel cuore”) 

ore 18.15 Seconda parte: RUANDA
⦁ Testimonianze di LéonieUwanyrigira e Yvonne Ingabire Tangheroni, Progetto Ruanda
⦁ Presentazione del film sul Ruanda: Sabrina Varani (regista)
⦁ Proiezione del film: “Ruanda, il paese delle donne” (Alma Terra, Progetto Ruanda onlus, regia di Sabrina Varani)

   Sabato 17 ottobre ore 16 – I CORPI DELLE MIGRANTI (Bozza)

GLI STUPRI E LEVIOLENZE SUBITE DALLE MIGRANTI 

• Lella Palladino, Coop.sociale E.V.A., DiRe, Donne in Rete contro la violenza,  “La ricerca del Progetto Samira, per un’accoglienza competente e tempestiva di donne straniere vittime di violenza e tratta” 
• Ilaria Boiano, avvocata, Differenza Donna, “Nuove forme di protezione internazionale per le migranti vittime di violenze” 
⦁ Oria Gargano, Cooperativa sociale BeFree, “L’esperienza nei centri antiviolenza e nel CPR di Ponte Galeria”

• Chiara Quagliariello,  antropologa, “Salute riproduttiva, genere e migrazioni. Il continuum di violenze nei vissuti di donne e madri “dalla pelle nera”
 
RICONOSCIMENTI E RISARCIMENTI PER LE DONNE VITTIME DI STUPRI DI GUERRA E PER LE FIGLIE E FIGLI DEGLI STUPRI

• Gabriella Rossetti, Associazione Lesconfinate, “L’esperienza dei Tribunali delle donne” 
⦁ Vittoria Tola, Udi Nazionale, “I primi risarcimenti alle vittime delle “marocchinate”

PRESENTAZIONE DEGLI OBBIETTIVIE DELLE PROPOSTE DEL DOCUMENTO CONCLUSIVO
a cura di SIMONA LA ROCCA, curatrice del volume Stupri di guerra e violenze di genere,collana sessismoerazzismo, Ediesse (2016)

Ne discutono:
• Maria Grazia Giammarinaro, relatrice speciale dell’Onu sulla tratta a scopo di sfruttamento sessuale
• Laura Boldrini, Camera dei deputati
• Pina Picierno, Comitato Diritti delle Donne, Parlamento europeo