:: Olivia Fiorilli

Si è aperto il 20 gennaio, con una marcia per la pace partita dalla più nota bidonville di Nairobi, Kibera, il settimo Forum Sociale Mondiale (WSF). Questa edizione (20-25 gennaio) del Forum nato nel 2001 a Porto Alegre come momento di incontro “della società civile di tutto il mondo impegnata a fronteggiare i grandi problemi del nostro tempo†, ha luogo per la prima volta in Africa, continente – come dicono gli organizzatori – sostanzialmente dimenticato dai media.

La delegazione italiana a Nairobi, capitanata dalla Tavola della Pace e dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti, ma composta anche da molti/e rappresentanti delle organizzazioni non governative, dei sindacati e delle testate giornalistiche, ha insistito sull’{{importanza della scelta di tenere il Forum in Africa}}: questa decisione offrirà l’opportunità alla “società civile internazionale†di venire direttamente in contatto con i problemi di un continente “difficile†.

È per questo che gli/le animatori/trici della delegazione hanno raccolto tra gli Enti Locali 100000 dollari (1/4 del budget totale) per l’organizzazione di Nairobi 2007 ed hanno dato vita ad un sito (www.Nairobi2007.it) dal quale si possono seguire giorno per giorno i lavori dell’incontro internazionale.

Gli ambiti di discussione di questa edizione del WSF saranno molti, dall’impegno per la pace e la giustizia alla lotta contro le discriminazioni e per l’equità di genere passando per l’accesso alle risorse, il diritto alla salute, all’educazione alla casa ed al lavoro e la lotta contro le multinazionali ed il capitale finanziario.

Tra gli appuntamenti promossi dalla delegazione italiana la Cgil propone un incontro su “{{ {Il sostegno della cooperazione alle esperienze delle donne nei sindacati e nelle Ong} }}†({{21 gennaio}}) mentre per il {{22 gennaio}} Legambiente ha organizzato un workshop con {{Vandana Shiva}} e {{Aminata Traorè}} dal titolo “{{ {Terra futura! Buone pratiche e alternative concrete per un mondo sostenibile} }}†. I cinque giorni di lavori si chiuderanno con una maratona che attraverserà le baraccopoli di Nairobi partendo da Korogocho per arrivare a Uhuru Park.