Fanno piovere dal cielo su 18 camion della Mezzaluna Rossa, le bombe: trasportavano cibo e medicinali delle Nazioni Unite, uccise almeno 12 persone. Così è stata siglata la tregua tra Russia e Stati Uniti, con la benedizione del governo siriano.

Pochi giorni fa avevo scritto Vi arriva l’ Urlo di Aleppo, in questo oceano di notizie?

Decine di migliaia di persone sono tagliate fuori dalla vita, in una eutanasia generale voluta dai signori della guerra, Aleppo è solo da immaginare per chi ha fantasia dell’ orrore, così come è facile immaginare cosa ancora piova dal cielo.La tregua è stata infranta 254 volte dal suo inizio ed è finita. Sui social network attivisti e medici hanno denunciato l’Onu e la Sarc perché negli scatoloni giunti a destinazione gli alimenti sono avariati, altri sono stati saccheggiati e resi inservibili ai posti di blocco militari.

Scriveva Primo Levi, tornato vivo e lucido più che mai dal campo di concentramento di Auschwitz, in periodo di Tregua: “Esistono su questa terra albe, foreste, cieli stellati, visi amici. Ma questo pianeta è retto da una forza, non invincibile ma perversa, che preferisce il disordine all’ordine, il miscuglio alla purezza, il groviglio al parallelismo, la ruggine al ferro e la stupidità alla ragione. Il mondo ci sembra avanzare verso una qualche rovina e ci limitiamo a sperare che l’avanzata sia lenta.”

Noi, tra i sommersi e i salvati.