Lo scorso 4 febbraio è stata presentata a Frascati (RM) la Ricerca sulla Tratta delle Donne a Scopo Sessuale, coordinata dalla psicologa Catia Del Monte e realizzata dagli studenti dell’Istituto Pantaleoni di FrascatiSpedite in Italia con l’inganno, picchiate, violentate e costrette alla Prostituzione. Sono queste le nuove schiave del terso millennio. Le donne, in molti casi ragazzine, vittime della tratta a scopo sessuale. Un mercato infame, che riempie conti bancari della delinquenza organizzata e trova sempre più clienti.

Gli {{studenti dell’Istituto Professionale di Stato Pantaleoni di Frascati}} hanno chiesto a centinaia di persone, uomini e donne di ogni età, cosa ne pensano.
_ La Ricerca sondaggio, coordinata dalla Psicologa Catia Del Monte, ha dato risultati sorprendenti.

In {{tanti}} hanno abbandonato i pregiudizi e {{chiedono un’azione decisa di Carabinieri e Polizia,}} ma sanno che si tratta pure di un problema di coscienza personale.

Alla domanda {{Chi pensi debba risolvere il problema della Prostituzione Forzata?}} il 75% degli intervistati ha risposto: il Governo e ogni singolo cittadino.

Al quesito {{Come pensi si debba risolvere il problema?}} il {{40%}} degli intervistati ha risposto: {pene più severe, soprattutto per i clienti}, il {{30%}} “l’educazione sessuale, al rispetto dei diritti umani, col volontariato e con la lotta alla cultura della mercificazione”. Solo il {{10%}} ha tagliato corto e chiesto di “rispedire al loro paese le prostitute” che vengono dall’Africa e dall’Europa dell’est.
Numeri, quindi, che mostrano cittadini che non si arrendono a uno dei crimini più orribili che caratterizza il nostro tempo. Orribile e difficile da sconfiggere.

Il {{90%}} degli intervistati, infatti, è sicuro che si tratta di un fenomeno “in crescita che non è destinato a scomparire”.

La Psicologa Catia Del Monte e gli studenti del Pantaleoni sono andati, coi loro quesiti, a sondare anche {{aspetti personali degli intervistati}}: {{Un parente o un amico è un cliente abituale di una prostituta. Come reagisci?}}. Oltre il {{50%}} degli intervistati ha risposto che “chiederebbe spiegazioni all’amico o al parente”. Il {{25%}} ne “sarebbe {colpito,} ma non chiederebbe spiegazioni”. Solo il {{15%}} dichiara che “proverebbe indifferenza”.

Alla domanda, ancora più secca, {{In treno sei seduto vicino a una prostituta. Cosa fai?}} Il {{56%}} dichiara che “parlerebbe con una prostituta come con chiunque”.
_ Il sondaggio fa emergere, insomma, un diffuso sentimento di solidarietà misto a pietà e comprensione per donne che, nella maggior parte dei casi, hanno e avranno una vita segnata dalla sofferenza.

Lo rivela anche il risultato alla domanda: {{Da cosa deriva il fenomeno della Prostituzione?}}. Il {{37%}} dice “dalla povertà”, il {{15%}} dalla “criminalità.” A quanto pare a nessuno viene in mente che possa essere un problema legato alla sessualità maschile, dato significativo e un po’ inquetante.

Durante il convegno, all’esposizione di questi dati, è seguita la proiezione del film {Ballerina} del regista Rosario Errico.
_ Un cortometraggio che narra la storia di una ragazza albanese vittima di tratta e finita sulla strada. L’attrice Antonella Ponziani e lo stesso regista, presenti il 4 febbraio alle Scuderie Aldobrandini, hanno parlato con studenti, insegnanti e cittadini intervenuti alla presentazione. All’incontro, hanno partecipato Don Baldassare Pernice, Direttore della Caritas di Frascati, che da anni si occupa di questo fenomeno e Mario Michelangeli Assessore Tutela consumatori e Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio il quale sta portando avanti con altri due assessorati della Regione Lazio un progetto di prevenzione.