Boom di grow shop, i negozi dove si possono acquistare prodotti derivati dalla Cannabis, compreso l’occorrente per la coltivazione delle piante in casa. Insomma, da qualche mese acquistare questi derivati dalla Cannabis è molto semplice e non si rischia neppure una sanzione. Questo però non significa che la vendita della Marijuana sia diventata legale; quelli che vengono venduti in negozi e tabacchi, infatti, non sono prodotti a base di Marijuana bensì delle infiorescenze di canapa light legali perché con un principio attivo di THC inferiore al limite previsto dalla legge. Quindi in questi mesi non è stata approvata una legge che rende legale il consumo o la vendita di Marijuana; semplicemente si è trovato un modo per vendere dei prodotti a base di Cannabis nel pieno rispetto della legge.

 

Dati, Politiche e Commenti sui danni collaterali del Testo Unico sulle droghe.   Martedì 26 giugno 2018 alle ore 13 presso la Sala Caduti di Nassirija del Senato della Repubblica si terrà la presentazione del Libro Bianco sulle droghe promosso per l’ottava edizione da La Società della Ragione ONLUS insieme a Forum Droghe, Antigone, CGIL, CNCA e Associazione Luca Coscioni e con l’adesione di Comunità di San Benedetto al Porto, Funzione Pubblica CGIL, Gruppo Abele, Itaca, ITARDD, LegaCoopSociali, LILA.

Saranno presenti i  curatori e gli autori del Libro Bianco: Grazia Zuffa, Stefano Anastasia, Franco Corleone, Marco Perduca, Leonardo Fiorentini, Hassan Bassi, Maurizio Cianchella, Maurizio Coletti, Henri Margaron, Riccardo De Facci, Patrizia Meringolo, Felice Nava, Angelo Giglio, Leopoldo Grosso e – in rappresentanza della associazioni promotrici – Maria Stagnitta (Forum Droghe), Patrizio Gonnella (Antigone), Stefano Cecconi e Giuseppe Bortone (CGIL), Denise Amerini (FP-CGIL) Alessandro Metz (Legacoopsociali), Filomena Gallo (Associazione Luca Coscioni), Massimo Oldrini (LILA) Andrea Oleandri (Non me la spacci giusta – CILD).   Sarà presente anche la Sen. Monica Cirinnà

 

(ANSA) – ROMA, 21 GIU – Il parere del Consiglio Superiore della Sanità (Css) sulla potenziale pericolosità della cannabis light “risulta disallineato all’evoluzione dello scenario internazionale attualmente in corso, giungendo all’indomani della legalizzazione della Cannabis da parte del Canada e nei giorni successivi all’epocale annuncio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità circa l’avvio, per la prima volta nella storia, di una revisione delle proprietà terapeutiche della cannabis con probabile declassificazione della sua pericolosità nelle tabelle internazionali”. Lo afferma l’Associazione lUca Coscioni commentando il parere del Css. “Sfidiamo il Css a portar avanti studi propri, se ne è capace, invece che raccogliere ‘dati in letteratura’ che sono spesso datati e frutto di impostazioni ideologiche se non antiscientifiche – dichiara in una nota Marco Perduca, l’ex senatore Radicale dell’Associazio Coscioni -. Dov’era il Css quando il parlamento legiferava sulla cannabis con meno di 0,2 THC? Quante volte il Css ha raccomandato divieti simili relativamente ai danni causati dalla vendita legale di tabacco e alcol? O dal gioco d’azzardo? O dalla dipendenza di internet?”.    Piuttosto che perseguire il ‘niet’, aggiunge Perduca, “il Css dovrebbe adoperarsi per fare informazione corretta e scientificamente verificabile sulla qualità dei prodotti di cui parla e magari sulle modalità di consumo. Segnaliamo inoltre al Css e al Governo che dal 2009 al 2013, il Dipartimento per le Politiche Antidroga ha finanziato ricerche in campo farmacologico e neurobiologico per più di un milione e mezzo di euro a scapito di ricerche psicosociali sui modelli di consumo e sui ‘controlli’ dal punto di vista dei consumatori”. Il 26 giugno, conclude, “presenteremo il Libro Bianco sulla legge sulle droghe ed entreremo nel dettaglio dei danni di divieti come quelli promossi oggi dal Css che, tra le altre cose, continuano a riempire le patrie galere”.