Louise Bourgeois nata a Parigi nel  1911 e morta a  New York il 31 maggio 2010 La sua popolarità aumentò con la partecipazione alla documenta nel 1983 ed alla Biennale di Venezia nel 1993. Negli anni più maturi, l'artista si occupa in maniera approfondita di temi come la sessualità, la famiglia e la solitudine, rappresentando immagini trasfigurate del membro maschile nelle sue installazioni e celebrando il concetto di maternità con enormi sculture filigrane a forma di ragno; si tratta di opere di carattere onirico spesso ripetute per essere poi installate in diverse città, dell'altezza di una decina di metri.
Louise Bourgeois nata a Parigi nel 1911 e morta a New York il 31 maggio 2010
La sua popolarità aumentò con la partecipazione alla documenta nel 1983 ed alla Biennale di Venezia nel 1993. Negli anni più maturi, l’artista si occupa in maniera approfondita di temi come la sessualità, la famiglia e la solitudine, rappresentando immagini trasfigurate del membro maschile nelle sue installazioni e celebrando il concetto di maternità con enormi sculture filigrane a forma di ragno; si tratta di opere di carattere onirico spesso ripetute per essere poi installate in diverse città, dell’altezza di una decina di metri.

Un  Master nato nel 2001 all’Università Roma Tre, che  si presenta a partire dal 2017 in una versione tutta nuova. Dalla possibilità di iscriversi anche a singoli moduli al coordinamento di ciascun ciclo didattico da parte di studiose e figure professionali di rilievo.

Alla sua nascita, il Corso è stato il secondo Master italiano sui temi di genere, dopo quello attivato presso l’Università Statale di Milano, e il primo nel Centro Sud. La vocazione iniziale mirava a rispondere alla forte domanda di promozione delle questioni di genere quale priorità politica, proveniente innanzitutto dall’Unione Europea – Trattato di Amsterdam, Carta dei Diritti, Protocollo di Istanbul del 2013 – e che trova riscontro sia nella Costituzione italiana sia nelle politiche internazionali di istituzioni quali l’ONU – le Conferenze Internazionali delle Donne, da Città del Messico a New York passando per Pechino, e le iniziative quali la Commission on the Status of Women.

A questa vocazione si affianca oggi un progetto formativo che unisce i percorsi di ricerca e i percorsi professionali. Constatiamo infatti che il desiderio di ricerca sulle questioni di genere non incontra una risposta soddisfacente da parte dell’istituzione universitaria. Il Master intende quindi essere lo spazio dove trovare strumenti teorici per l’introduzione e l’aggiornamento sulle tendenze e i dibattiti più recenti, sostanziati da un approccio genealogico, che restituisce la ricchezza dei percorsi precedenti, intrapresi da singole, gruppi e movimenti.

Il Master dedica una cura analoga al rapporto tra i saperi che nascono dalla ricerca e i saperi che sono prodotti nella società e nelle professioni. Attraverso singole lezioni, le collaborazioni in corso e gli stage, per chi frequenta si apre la possibilità di incontrare diverse figure professionali e soggetti impegnati nella trasformazione della vita associata (per approfondire, vedi A chi si rivolge). L’esito di questo percorso formativo mira a dare strumenti e a creare le condizioni per una partecipazione incisiva e consapevole al mondo del lavoro (per approfondire, vedi Opportunità e Collaborazioni).

L’obiettivo generale del Corso mira a coltivare e potenziare i rapporti tra la formazione e le diverse istanze che provengono dalle nostre società in profonda e rapida trasformazione e che, per ricevere risposte operative adeguate e pertinenti, richiedono un aggiornamento sul piano teorico e concettuale. Il Master offre dunque strumenti sia a chi intende proseguire le attività di ricerca, sia a chi intende accedere ai diversi ambiti professionali, sia a chi, già inserito/a nel mondo lavorativo, sente l’esigenza di aggiornare e ampliare la preparazione richiesta dalla propria professione.

Per una presentazione estesa vedi il Regolamento

 Il Master è organizzato dal Dipartimento di Filosofia Comunicazione Spettacolo dell’Università Roma Tre, in collaborazione con IAPh Italia – Associazione Internazionale delle Filosofe.

E’ diretto da Federica Giardini (Università Roma Tre), insieme a: Federica Castelli (IAPh Italia), Elisa Ercoli (Differenza Donna), Serena Fiorletta (AIDOS), Ruth Hagengruber (Paderborn Universität), Elisa Giomi (Università Roma Tre), Maria Palazzesi (Differenza Donna), Anna Simone (Università Roma Tre).

La didattica conta su una rosa di coordinatrici:

Modulo Storico-Filosofico: Federica Giardini, Federica Castelli

Modulo Lineamenti teorico-politici di Femminismi, genere, differenza: Federica Castelli, Mariaenrica Giannuzzi, Gea Piccardi

Modulo Diritto, Diritti, Giustizia: Anna Simone, Angela Condello, Ilaria Boiano

Modulo Intercultura: Alessandra Chiricosta, Serena Fiorletta

Modulo Scienze: Angela Balzano

Modulo Comunicazione: Elisa Giomi

Modulo Politiche: Paola Tavella

Modulo Arti: Ilenia Caleo, Isabella Pinto

 

Informazioni generali

Il Corso ammette alla frequenza uditori/uditrici per un massimo di tre lezioni

Prevede l’iscrizione a singoli moduli didattici (350 Euro l’uno) con relativo riconoscimento dei crediti

L’iscrizione al Master rilascia il titolo e prevede uno stage (1.500 Euro)

Le lezioni si tengono generalmente il venerdì (orario 14-19 o 16-19.30)

Ogni modulo dura 6-8 venerdi

Ogni modulo sarà introdotto da una lectio magistralis pubblica

Per chi è iscritta/o al Master o a un Modulo è previsto l’accesso a bibliografie, articol