Il 15 maggio, nel Consiglio Capitolino si è consumato l’ennesimo attacco contro la Casa Internazionale e i movimenti delle Donne.

La mozione della consigliera Guerrini (Movimento Cinquestelle), rinviata a oggi giovedì 17 maggio, sarà per di più accompagnata anche dalla relazione della stessa Guerrini alla Commissione delle Elette tenuta il 2 maggio 2018, in cui si permette di liquidare il Progetto della Casa Internazionale delle Donne come fallito solo perché non riusciamo a pagare integralmente il canone onerosissimo di affitto.

Abbiamo già risposto, contestando le affermazioni inesatte e pretestuose della relazione Guerrini, e abbiamo più volte sollecitato la riapertura del Tavolo di trattativa con la Giunta che è stato inspiegabilmente sospeso da quattro mesi.

Dove sono le Assessore nostre interlocutrici? Dove è la Sindaca?

Noi saremo di nuovo presenti in Consiglio Comunale domani giovedì 17 alle ore 13 in Campidoglio;

facciamo sentire la nostra presenza massiccia e indignata.

L’attacco ai luoghi delle donne da parte di questa Amministrazione è intollerabile e pericoloso. Viene negata l’importanza della presenza politica e culturale del Femminismo e delle donne così come vengono chiusi gli altri spazi di attività sociale.

Questa Giunta agisce in un’ottica puramente contabile e ragionieristica senza nessuna visione più ampia della vita e delle esigenze di Roma e delle sue potenzialità, finendo per affermare soltanto il mercato come regolatore della vita della Città.

Teniamoci strette, teniamocela stretta

GEMMA GUERRINI… GIU’ LE MANI DALLA CASA DELLE DONNE

Ma allora il Movimento 5Stelle vuole proprio togliere il Buon Pastore alla Casa Internazionale delle Donne? E le dichiarazioni, gli impegni a rispondere alle proposte della Casa erano soltanto pretesti per prendere tempo?

La  Presidente 5Stelle della Commissione delle Elette ha  presentato insieme ad altre  colleghe del suo gruppo una mozione, già all’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì 15 maggio. La mozione chiede “impegno per la Sindaca e la Giunta a riallineare e a promuovere il progetto Casa Internazionale della Donna alle moderne esigenze dell’Amministrazione e della  cittadinanza, attraverso la creazione di un centro di coordinamento gestito da Roma Capitale e prevedendo con appositi bandi il coinvolgimento delle associazioni”

Non sappiamo che fine abbia fatto il tavolo di confronto con le assessore al Patrimonio, alle Pari opportunità e alle Politiche sociali, che loro stesse avevano convocato.

La Casa, in risposta alle richieste del Comune, ha da mesi presentato una proposta documentata in cui si descrivono i crediti che la Casa ha accumulato in anni di manutenzione di un edificio del ‘600, in anni di prestazione di servizi sociali e culturali , e un piano di rientro ragionevole e sostenibile. Non c’è stata nessuna risposta e il tavolo è sparito. Noi restiamo in attesa di essere convocate.

La Casa non costa un euro al Comune, a parte una mancata entrata parziale per un affitto che da anni abbiamo denunciato come irragionevolmente oneroso e insostenibile. La Casa è aperta, agibile e ben mantenuta da oltre  trenta anni, è frequentata da 30000 donne l’anno,  senza nessun finanziamento pubblico alla gestione.

Con questi atti, il Comune si pone contro i movimenti e le associazioni delle donne e continua a negare il valore politico,  sociale e culturale di centinaia di realtà che, come la Casa delle Donne, sono impegnate volontariamente a sostegno dei diritti e del benessere della cittadinanza.

La Casa Internazionale delle Donne non si può chiudere.

Noi non ce ne andiamo

GUARDA la Mozione Ex Art.58 della Guerrini domani all’ordine del giorno della Assemblea Capitolina