Un “decalogo” per vincere la sfida della qualità dell’aria nelle città italiane attraverso soluzioni strutturali che superino le emergenze e puntino sullo sviluppo della green economy. Sono contenute nel Report sulla qualità dell’aria, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con ENEA e in partnership con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. 

Il Report verrà presentato il 29 settembre prossimo a Roma in occasione del convegno “La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane. Dieci proposte di green economy”.

Il Report, che ricostruisce un quadro conoscitivo chiaro e completo sul tema delle emissioni inquinanti e della qualità dell’aria con un’analisi approfondita delle cause primarie dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane (con risultati a volte sorprendenti), tenta di dare una risposta a domande quali:

 

Perché l’Italia presenta elementi di criticità maggiori degli altri grandi Paesi europei?

Quali sono le vere origini dell’inquinamento dell’aria nelle aree urbane?

Quanto pesano il traffico veicolare, il riscaldamento, le attività produttive, il trasporto degli inquinanti a media e lunga distanza, le condizioni meteorologiche nel quadro del cambiamento climatico?

Quali sono i limiti delle iniziative messe in campo fino a oggi e in che modo possono essere superati mettendo in campo misure più efficaci?

L’inquinamento atmosferico è una delle principali criticità ambientali, responsabile nel mondo di oltre tre milioni di morti premature ogni anno. Nove persone su dieci sono esposte a livelli di inquinamento troppo elevati e l’Europa non fa eccezione, con più di mezzo milione di morti premature ogni anno e danni economici, diretti e indiretti, stimati fra 300 e 900 miliardi di euro, tra 2% e il 6 % del PIL comunitario.

In questo quadro, l’Italia, con oltre 90 mila decessi prematuri ogni anno a causa delle elevate concentrazioni di tre inquinanti critici – particolato atmosferico, biossido di azoto e ozono – presenta tassi di mortalità più alti delle altre principali economie europee: oltre 1.500 decessi prematuri per milione di abitante, contro una media dell’Unione europea di poco più di mille decessi prematuri.

Negli ultimi anni, come si evidenzia nel Report, la situazione nelle città italiane è migliorata, ma non abbastanza: non siamo ancora in linea con gli obiettivi europei sulle emissioni e nelle aree di maggiore criticità non riusciamo a rispettare i limiti sulla qualità dell’aria. Per questo è necessario mettere in campo azioni nuove e più incisive: le dieci proposte toccano temi di carattere generale, come una revisione della  governance e un maggiore coinvolgimento del mondo della ricerca, e altri di tipo più specifico, proponendo una roadmap per il settore dei trasporti, un percorso di riqualificazione profonda del patrimonio edilizio pubblico e privato, un piano nazionale sulle biomasse e un maggior coinvolgimento del settore agricolo.

Alla base di queste proposte la convinzione anche la sfida della qualità dell’aria, così come quella del clima, potrà essere vinta alimentando un processo reale di crescita della green economy nazionale, in grado di orientare il sistema economico verso soluzioni intelligenti, a impatto sempre più ridotto, capaci di attivare una crescita economica sana e ad elevati livelli occupazionali.

Programma del Convegno| link |

L’evento si terrà a Roma il 29 settembre dalle ore 9:30 alle ore 13:30 presso la Sala conferenze dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro, Senato della Repubblica, p.zza Capranica 72. |