Nella collana “Sessismoerazzismo” delle edizioni Ediesse, che nasce dalla collaborazione fra soggetti culturali diversi, a primavera è stato pubblicato “Partire dal corpo. Laboratorio politico di donne uomini”, un saggio che ha alle spalle una storia, un percorso di seminari di riflessione sul tema (il laboratorio politico) e sulla scrittura di un libro che lasci traccia di un percorso collettivo. All’origine della storia ci sono infatti i corsi dell’università degli adulti di Ravenna curati da Piera Nobili, Maria Paola Patuelli e Serena Simoni sui “saperi delle donne” e l’incontro con Lea Melandri ed Elda Guerra, fecondo di seminari e sfociato nel 2007 nel seminario “Il corpo politico”, la prima parte di questo libro.

{Il corpo: presenze e assenze nei femminismi del passaggio del secolo} ({{Elda Guerra}}); {I saperi e l’esperienza: l’Università delle donne di Milano e la rivista Lapis negli anni Ottanta e Novanta} ({{Lea Melandri}}); {Il corpo vissuto delle donne e il corpo amministrato dalla medicina } ({{Maddalena Gasparini}}):{ Scienza, biotecnologie e corpo} ({{Elena Del Grosso}}); {Anni Ottanta e Novanta: il corpo nell’arte contemporanea } ({{Serena Simoni}}); {{Il corpo e la legge }} ({{Maria Luisa Boccia }}): le relazioni e i dibattiti attorno ad esse delineano l’ampio e significativo orizzonte in cui si è mosso il seminario. Il libro, di conseguenza, già in questa sua prima parte può costituire un bel baule a cui attingere per rimettere di nuovo a tema, nel contesto attuale, corpo, salute e sessualità. “Ci sono istanze radicali poste dal femminismo degli inizi che restano imprescindibili – una conquista che non si limita a un determinato periodo storico – e che possono perciò essere continuamente riattualizzate” ({{Lea Melandri}})

Nell’anno successivo, “un ulteriore rimescolamento delle carte in gioco” con il seminario “Femminile maschile plurale” grazie alla collaborazione con l’Associazione Maschile Plurale.

Anche in questo caso i titoli delle relazioni rendono bene l’arco delle problematiche affrontate: {Femminile e maschile fra Ottocento e Novecento. Soggettività e rappresentazione sociale} ({{Sandro Bellassai}}); {I sessi sono cinque. Almeno} ({{Elena Del Grosso}}); {La scissione originaria: maschile e femminile, pensiero e corpo} ({{Lea Melandri}}); {Il corpo maschile: limite, potere, libertà, relazione} ({{Stefano Ciccone}}).

Non meno importanti, utili i “dialoghi” che hanno accompagnato tutti gli interventi durante i seminari e le riflessioni “a posteriori”.

Nel corso della storia dei seminari, le donne di Ravenna hanno dato vita alla Associazione Femminile Maschile Plurale per continuare il lavoro, un “guadagno politico”. “Più che un omaggio alla pluralità, intendiamo riconoscere un dato di fatto: la trama della{ humana conditio} è fatta di uomini – parafrasando Hannah Arendt – di donne e di generi, a loro volta intessuti da un numero infinito di soggettività” ( {{Maria Paola Patuelli}}).

All’intreccio di relazioni fra donne di questa associazione e donne del sindacato si deve la pubblicazione del volume.

{Partire dal corpo. Laboratorio politico di donne e uomini}, a cura di {{Laura Gambi, Maria Paola Patuelli, Serena Simoni, Cinzia Spadonzi }}, Ediesse, 2011, pagg. 306, 16 euro