Gravissime ed irresponsabili le affermazioni di monsignore Celestino Migliore,
osservatore permanente del Vaticano presso le Nazioni Unite, contro il progetto di depenalizzazione universale dell’omosessualità.L’iniziativa era stata presa dalla presidenza di turno francese dell’Unione Europea, ed accolta da tutti i 27 Paesi della Ue, Italia compresa.

“Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi- ha dichiarato l’eminente rappresentante del Vaticano all’agenzia I.MEDIA, il 1 dicembre 2008- si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni.”

Un bisticcio di parole che rivela però l'{{antico meccanismo
proiettivo di fare del perseguitato il persecutore}}, come è avvenuto per tanti
secoli, quando in nome della croce si sterminavano ebrei, eretici, streghe,
omosessuali, ecc. Insomma i non conformi al modello di uomo e di donna preordinato e sacralizzato.

Ecco allora, che anche in questa occasione {{è il pregiudizio ad avere ancora la
meglio}}. Quindi, niente condanna della Chiesa dei persecutori dell’omosessualità!
_ Continuino pure gli Stati non democratici a discriminare, perseguitare, uccidere gli
omosessuali. Anzi se questo non accadesse più, sarebbero proprio questi Stati ad
essere messi alla gogna: discriminati perché non vogliono garantire pari opportunità
di accesso ai diritti: “Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra
persone dello stesso sesso come “matrimonio” – ha precisato il prelato- verranno
messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni “.

Ovviamente, {{la posta in gioco è ben più alta del matrimonio}}. E qualche dubbio che {{la
Chiesa possa essere sospettata di negare i diritti umani}}, deve essere ventilato
nella mente del sacerdote, che sempre nella stessa intervista, ha tenuto a precisare
che il Vaticano è pieno di magnanima comprensione verso gli omosessuali: “Tutto ciò
che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro
patrimonio umano e spirituale. Il Catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da
oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di
ingiusta discriminazione”.

Peccato che monsignore abbia dimenticato di aggiungere che ancora {{l’attuale
catechismo cattolico}}, non solo {{definisce l’omosessualità oggettivo disordine morale}}
(canone 2357), ma invita gli omosessuali a vivere nel “sacrificio della croce del
Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione”
(canone 2358).

Allora forse è legittimo chiederci: E’ per garantire questa salvifica espiazione,
che non si vuole la depenalizzazione mondiale dell’omosessualità? E di conseguenza
{{tollerare che si possa essere arrestati, torturati, condannati a morte per la
propria condizione sessuale}}?

E perché allora non tornare ai salvifici roghi, eminenza, come ai bei tempi della
Santissima Inquisizione?

Spiace dirlo, ma se la carità cristiana è quella del Migliore, ancora oggi sembra
che essa non abiti nei palazzi vaticani.