Il Comitato norvegese dei Nobel ha assegnato il Premio Nobel per la Pace 2018 Nadia Murad e Denis Mukwege “per i loro sforzi nel porre fine all’uso della violenza sessuale come arma di guerra e conflitto armato”. Il 9 dicembre  verrò tenuta una conferenza stampa al Istituto Nobel per la Norvegia.

La cerimonia del premio per la pace  si svolgerà al municipio di Oslo alle 13 del 10 dicembre. Dove la vincitrice e il vincitore del premio Nobel per la pace terranno  il loro discorso.Nadia Murad  è nata nel villaggio di Kocho, nel Sinjar, nel nord dell’Iraq. La famiglia di Nadia, che è di etnia yazida, era contadina e lei stessa crebbe all’interno di una fattoria. Nell’agosto del 2014 Nadia era una studentessa di ventuno anni quando l’Isis giunse nel villaggio di Kocho, radunò la comunità yazida e uccise 600 persone, tra cui 6 fratelli di Nadia, e la resero schiava. Nadia diventò una delle più di 6,700 donne yazide fatte prigioniere dell’Isis in Iraq. Venne portata come schiava nella città di Mosul dove fu picchiata, ustionata con mozziconi di sigarette e stuprata. Nel novembre dello stesso anno riuscì a fuggire quando un soldato dell’ Isis si scordò di chiudere a chiave la porta dell’abitazione in cui si trovava. Nadia trovò rifugio presso una famiglia della zona che l’aiutò a raggiungere il campo profughi di Duhok, nel nord dell’Iraq, e da lì Stoccarda, Germania .

Il 16 dicembre 2015 Nadia apparve presso il Consiglio di Sicurezza Onu per discutere, per la prima volta nella storia dell’organizzazione, si tratta di esseri umani e conflitti. Come ambasciatrice Onu, Nadia partecipa attivamente ad iniziative per sensibilizzare sul tema della tratta di esseri umani e rifugiati. Nadia Murad ha raggiunto comunità di rifugiati e sopravvissuti ascoltando le testimonianze delle vittime della tratta e del genocidio.

Nel settembre 2016 l’avvocata Amal Clooney ha spiegato presso l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC) le motivazioni per cui ha accettato di rappresentare Nadia Murad nell’azione legale contro i comandanti Isis. La Clooney, in quell’occasione, ha descritto il genocidio, lo stupro e la tratta come “burocrazia del diavolo a scala industriale” e ha sottolineato come la tratta di esseri umani è tuttora praticata dai soldati Isis, sia tramite i social network sia nelle zone da loro controllate. Nadia Murad ha ricevuto numerose minacce per via del suo impegno alla causa.

  • 5 gennaio 2016: viene candidata dal governo dell’Iraq al Premio Nobel per la Pace per il suo attivismo.
  • 15 settembre 2016: è candidata al Premio Sakharov per la libertà d’espressione.
  • 16 settembre 2016: diventa prima Ambasciatrice Onu per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani.
  • 27 ottobre 2016: le viene assegnato, insieme a Lamiya Aji Bashar, il Premio Sakharov per la libertà di pensiero.
  • 5 ottobre 2018: vince il Premio Nobel per la Pace