25 marzoIl 25 marzo 2017, ci sarà il sessantesimo dei Trattati di Roma che hanno dato vita alla attuale Unione Europea. In quella occasione si riuniranno a Roma tutti i capi di stato della Unione.
Naturalmente si sta creando, attorno a questo evento, una forte mobilitazione con segni politici molto diversi tra loro.
Si è tenuto giovedì 12 gennaio 2017 , convocato dall’Arci , un incontro di moltissime associazioni (accludiamo il report della riunione) che intendono dar vita in occasione del sessantesimo a un forum, aperto, pluralista che sul tappeto e di fronte ai capi di stato tutte le emergenze di questa Europa e la necessità di cambiare rotta.
Per il direttivo della Casa hanno seguito i lavori Giulia Rodano e Loretta Bondi, che sono disponibili ad essere referenti anche per il futuro.
Alla riunione ha partecipato anche Maria Grazia Rossilli che ha promosso un appello (che accludiamo) per avviare una riflessione e una mobilitazione di genere attorno a questa scadenza.
Noi pensiamo che la Casa non solo debba essere presente nel forum, ma debba anche contribuire e diventare una delle sedi del forum, mantenendo la propria autonomia e facendo emergere i punti di vista delle donne.
Le associazioni del consorzio hanno tutte qualcosa da dire, da rivendicare, da proporre per e sull’Europa, dai diritti, alle tutele sociali, alla violenza di genere, al lavoro, fino alla cruciale questione delle
migrazioni.
 Grazia Rossili, propone di incontrarci il 10 febbraio alle ore 17 alla Casa Internazionale delle Donne a ROMA , per discutere dei temi, delle adesioni, della modalità della nostra iniziativa.

QUESTO L’APPELLO

NO ALL’EUROPA DEI MURI E DELL’AUSTERITA’

COSTRUIAMO DEMOCRAZIA, DIRITTI, LIBERTA’, UGUAGLIANZA DELLE DONNE NELL’UNIONE EUROPEA

Nel 2017,nel sessantesimo anniversario della sua fondazione, l’UE rischia di implodere lasciando la scena a pericolosi nazionalismi, illusori sovranismi forieri di ulteriori disastri e a partiti e governi di destra che orgogliosamente esibiscono razzismo e sessismo come bandiere identitarie.

La promessa di pace, di superamento dei nazionalismi e di democrazia da cui è nata l’Unione Europea rischia di lasciar posto a scenari già visti nella prima metà del ‘900.

L’Unione Europea, che ha ormai accantonato le politiche per i diritti e l’uguaglianza delle donne cui aveva dato vita nei decenni precedenti, rischia di soccombere sotto l’incompiutezza e la mancanza di democrazia delle sue istituzioni e sotto le sue dissennate  politiche  di austerità che hanno creato disoccupazione e precarietà, distrutto diritti del lavoro, eroso diritti sociali ed esacerbato disuguaglianze. I giovani e le donne- specie le giovani- hanno maggiormente sofferto e maggiormente soffrono gli effetti di queste  politiche.

Facciamo del 2017 un anno di opposizione a  queste  politiche e al revival di nazionalismi antidemocratici.

Facciamo del 2017 un anno di mobilitazione delle donne e delle organizzazioni femminili e femministe  per costruire insieme , nel rispetto delle diversità, proposte, progetti , visioni di un’altra Europa.

Vogliamo un’Europa con un assetto istituzionale democratico che esprima la volontà della maggioranza di cittadine e cittadine e non solo le diplomazie e i rapporti di forza intergovernativi.

Vogliamo un’Europa che  combatta  la disoccupazione  e rilanci l’occupazione investendo nella difesa e sicurezza del territorio, nella sanità, nell’istruzione e nella ricerca, in politiche sociali inclusive.

Vogliamo un’Europa  che combatta l’estrema precarietà del lavoro delle donne  e le crescenti povertà, istituendo anche un reddito di base garantito in tutti i paesi membri.

In Europa, dalla Polonia all’Italia , i movimenti femminili e femministi hanno dimostrato capacità di mobilitazione politica nuove da cui  possono scaturire idee, proposte, pratiche in grado di imporre cambiamenti di rotta alla politiche europee.

La mobilitazione popolare che molte forze stanno preparando per il 25 Marzo che vedrà riuniti a Roma i governi dei 27 paesi è solo una delle possibili e diverse mobilitazioni che possiamo realizzare per segnare il 2017 come l’anno in cui l’UE deve imboccare una diversa direzione.

INCONTRIAMOCI PER INIZIARE A DISCUTERE SUL CHE FARE

Venerdi 10 febbraio alle ore 17 presso la Casa Internazionale delle Donne,   Via della Lungara 19 Roma